Serie B: il Como frena
Ma è praticamente salvo

Il confronto di andata e ritorno fotografa un calo: colpa degli infortuni e delle energie. La classifica però sorride, l’obiettivo della permanenza in questo campionato ormai è dietro l’angolo

Quattordici pareggi in trenta giornate, accompagnati da otto vittorie e otto sconfitte. Una stagione in perfetto equilibrio, veramente da tutti i punti di vista. Perchè oltre a questo, il campionato del Como si sta svolgendo in maniera assolutamente identica in casa e in trasferta: diciannove punti al Sinigaglia, diciannove punti fuori casa. E sono esattamente divise a metà le vittorie, i pareggi e le sconfitte: quattro, sette e quattro. Sia dentro che fuori.

Curiosità

E tra l’altro, dodici di questi quattordici pareggi sono stati 1-1. Quindi non si può certamente dire che il Como segni poco, così come però va sottolineato che quasi sempre si prende anche gol. Pregi e difetti si equivalgono dunque, guardando i numeri. Ma certamente ci sono altre considerazioni da accompagnare alle cifre. Per esempio, il fatto che questa squadra non sia partita con l’ambizione di vincere il campionato.

Essere il re dei pareggi non è dunque una condizione negativa. Basti considerare che lo stesso identico bilancio, con il medesimo cammino in tutto e per tutto, ce l’ha il Parma. Che ha speso quattro volte tanto per costruire il suo organico, il più costoso della serie B con l’intento dichiarato di vincere il campionato.

Non si devono guardare i difetti altrui per esaltare le proprie qualità, ma tant’è. Da una parte c’è un campione del mondo, e molto altro, dall’altra un gruppo che anche ieri sera si è presentato in campo con otto giocatori che l’anno scorso erano in serie C – sette con il Como e uno, Cagnano, con il Novara -, qualcuno dei quali non aveva mai affrontato questa categoria.

E avere oggi tredici punti di vantaggio sulla quint’ultima, peraltro la grande rivale dell’anno scorso, è un traguardo decisamente soddisfacente.

Che poi ci siano stati momenti migliori, è vero. Il confronto tra le prime undici giornate del girone di andata e le prime undici del girone di ritorno evidenziano tre punti di differenza, e il fatto che dopo undici turni nella prima parte il Como fosse al decimo posto, con Parma e Cittadella. Nello stesso periodo del girone di ritorno il Como è quattordicesimo. E si vede nettamente come sia aumentato il numero dei pareggi, cosa anche inevitabile quando i giochi si fanno un po’ più pesanti per tutti, come succede sempre nella seconda parte. Mancano due vittorie rispetto al confronto con lo stesso periodo dell’andata, ma c’è anche una sconfitta in meno. Si è segnato un po’ di più nelle prime undici giornate – 14 gol contro 11 – e si è anche preso qualche gol in meno, tredici contro sedici. Ma tanto fanno in questo dato le cinque reti prese tutte insieme a Benevento.

Bilancio

Nell’insieme, dunque, un bilancio che evidenzia piccole differenze ma non divari clamorosi. Considerando anche che in questa prima parte del girone di ritorno ci sono stati diversi contrattempi in più, tra infortuni e squalifiche che invece non avevano particolarmente pesato nelle prime giornate del girone di andata. La regolarità continua a essere una caratteristica importante per il Como, riuscire a mantenerla sarà fondamentale per arrivare con tranquillità al traguardo che ci si è prefissi.

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