Callahan: «Da tre ora non segno
Ma tornerò presto a colpire»

Parla il capitano della Red October Cantù, equilibratore dei quintetti biancoblù, ma che sta tirando 2/17 da 3 punti in campionato.

Nella prima vittoria colta da Cantù in campionato contro Pesaro, Craig Callahan è colui il quale è rimasto sul parquet più a lungo di tutti, vale a dire 34 minuti. Curioso, non solo perché l’americano naturalizzato italiano si porta appresso 35 primavere, ma soprattutto perché non può certo essere considerato lui il principale attore protagonista.

Quando ha firmato per Cantù si sarebbe mai aspettato di divenirne subito capitano e di giocare 24 minuti a partita?

«Pensavo ovviamente di giocare, ma ero convinto che avrei avuto più un ruolo di back up che da titolare. Ho visto però che nel sistema del coach il “4” è un elemento che deve aiutare la squadra a giocare con equilibrio in attacco e credo che questo ruolo mi si addica. Ovvio che non mi aspetto certo di giocare sempre 34 minuti, la prossima volta magari sarà Travis ad avere molto spazio. Questo però non è un problema per me perché l’importante sono i risultati e che tutti si sentano coinvolti».

Il 2/17 al tiro da tre non è però da Callahan. Che succede? Anche perché in allenamento fa sempre canestro, invece…

«È sicuramente la mia peggiore percentuale in carriera. Alcuni tiri sono arrivati allo scadere dei 24 secondi, ma non cerco scuse perché ho sbagliato anche tanti tiri aperti. Devo dire però che sono fiducioso. Mi conosco e non ho mai avuto il 10% da tre. In allenamento poi faccio canestro quindi il tiro arriverà. Io rimango molto concentrato nel cercare di eseguire ciò che mi chiede l’allenatore».

L’intervista completa sulla Provincia di mercoledì 19 ottobre

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