Canottaggio comasco
Mondiali da ricordare

Il settore giovanile parla lariano, perché su otto medaglie d’oro vinte dall’Italia sono frutto dei talento dei nostri atleti: la grande soddisfazione delle società

L’Italia ha chiuso il maxi Mondiale con 8 medaglie d’oro, 8 d’argento e 3 di bronzo, delle quali 6 ori, 2 argenti, 2 bronzi Under 23 e 2-6-1 Under 19 (ex Junior). In questo ricco medagliere azzurro, è stato straordinario l’apporto del lago di Como: 4 ori complessivi (la metà del totale), 2 argenti e 3 bronzi. Ancor più nel dettaglio, sono campioni del mondo Under 23, il doppio pesi leggeri di Giovanni Borgonovo (Cernobbio), il quattro di coppia pesi leggeri di Luca Borgonovo (Cernobbio), il doppio pesi leggeri femminile di Greta Parravicini (Lario) e per gli Under 19 il quattro senza di Elisa Grisoni (Lario).

Straordinario l’apporto del lago di Como ai Mondiali Under 23 e Under 19: il bilancio è stato di 4 ori complessivi (la metà del totale), 2 argenti e 3 bronzi

Gli argenti tutti Under 19 del quattro con di Giulio Zuccalà (Lario) e il quattro di coppia per 3/4 comasco di Stefano Solano (Tremezzina), Matteo Belgeri e Marco Gandola (Bellagina). I bronzi di Giulia Magdala Clerici (Moltrasio) in singolo pesi leggeri, il quattro con di Ivan Galimberti (Lario) negli Under 23 e il doppio di Marco Selva (Cernobbio) negli Under 19. Da non trascurare poi il quinto posto del quattro senza Under 23 di Davide Comini (Fiamme Oro/Moltrasio) e dell’ammiraglia Under 19 di Nicolò Gabriele Marelli, Alberto Briccola e Manuel Caldara (Lario). Vincono infine le finali di consolazione Under 19, quindi settimi assoluti, l’ammiraglia delle sorelle Marta e Giulia Orefice (Moltrasio) e il quattro di coppia di Melissa Schincariol (Cernobbio).

«È sicuramente positivo il bilancio complessivo di questi Mondiali. Per quanto riguarda la squadra U19 - spiega il tecnico comasco Stefano Luoni, chiamato nello staff tecnico azzurro - che ho seguito in prima persona posso dire che l’apporto degli atleti del lago di Como è stato determinante sia nel 4 senza femminile, nel 4 con, nel 4 di coppia e nel doppio maschili con quattro grandi capovoga, Elisa Grisoni, Giulio Zuccalà, Marco Gandola e Marco Selva che hanno dimostrato di essere dei veri trascinatori, confermando la grande tradizione di campioni cresciuti in seno alle società del nostro lago».

«Non sono stati da meno Matteo Belgeri e Stefano Solano rispettivamente al numero 2 del quadruplo e prodiere del doppio. Hanno dimostrato di avere un grande cuore i componenti dell’ otto che in una gara dall’ elevato contenuto tecnico e fisico sono riusciti a conquistare l’accesso alla finale eliminando nazioni che vantano una grande tradizione nella specialità, conquistando un onorevolissimo quinto posto assoluto». La Lario è stata quella che ha dato di più in termini di atleti: 7 dei quali 2 Under 23 e 5 Under 19. «Un successo impensabile all’inizio – assicura il presidente Leonardo Bernasconi – e mi vien voglia di fare due conti, considerando anche i risultati precedenti: Greta Parravicini nei Mondiali 1 oro 1 argento, negli Europei 1 oro e 1 bronzo, oltre a 12 tricolori: Elisa Grisoni Mondiali 1 oro e 1 bronzo, Europei 1 oro, 16 tricolori. E la stagione non ancora finita».

«Forse la punta maschile juniores ha avuto dei risultati sotto la media»

«Entusiasmante campionato del mondo per la Cernobbio», è laconico il presidente Nicola Alleruzzo. Ma c’è anche qualche rammarico. «Se non era per un filaremo prima dei mille metri – commenta Enrico Gandola trainer della Bellagina – il quattro di coppia avrebbe vinto il titolo con distacco. I ragazzi sono stati eccezionali a reagire e recuperare. Forse la punta maschile juniores ha avuto dei risultati sotto la media, ma le statistiche le lascio ad altri. In questo momento voglio solo godermi i frutti di un’altra stagione memorabile per la mia società e per i miei ragazzi».

© Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA