Galimberti secondo, ma non è d’argento

Canottaggio Il regolamento toglie una medaglia al giovane della Lario all’Europeo U23, perché la finale era a due. Niente da fare per Vanini, che si aggiudica la finalina, e Gandola (Bellagina), che ha chiuso appena fuori dal podio

Si è concluso ieri ad Hazewinkel in Belgio, il campionato curopeo Under 23, che ha visto la partecipazione dei comaschi Ivan Galimberti e Carolina Vanini della Lario e Marco Gandola della Bellagina. Dei tre nessuno sale sul podio e tutti, per vari motivi, tornano a casa piuttosto delusi.

Ivan Galimberti è secondo, ma essendo appena in due barche a contendersi il titolo c’è solo l’oro per chi vince. Gandola, invece, è quarto e vede il podio dal basso, mentre la Vanini si aggiudica la finalina. Al di là di tutto, comunque, un Europeo decisamente in tono minore rispetto alle attese, con le Nazioni partecipanti che hanno giocato al risparmio dopo la larga presenza ai Mondiali di Varese e che evidentemente puntano tutto sul Campionato del mondo assoluto di Racice in Repubblica Ceca fra tre settimane.

Ci prova il quattro con maschile azzurro nella finale a due contro la Romania. Capitan Galimberti e compagni allo start sono fianco a fianco con la barca rumena, che però dopo i 500 metri piazza un primo allungo che stacca l’Italia, seconda a metà gara a tre secondi. La seconda parte di gara certifica il successo della Romania, l’Italia chiude seconda, ma da regolamento in vigore negli ultimi anni, essendo seconda su due partecipanti, non risulta medaglia d’argento.

Non a lieto fine purtroppo anche la finale del quattro di coppia maschile del capovoga Marco Gandola. La giovanissima barca azzurra di Gandola, Brambilla (entrambi ancora nella categoria Junior), Carrettin e Caramaschi, nella gara vinta allo sprint dalla Repubblica Ceca sulla Germania (soli 37 centesimi di distacco), combatte fino alla fine con la Polonia per il bronzo.

Italia avanti fino a 1800 metri, poi il rush finale premia la tradizione polacca rispetto a quella italiana, per meno di quattro decimi. Infine, la carenza di partecipazione penalizza anche il quattro di coppia pesi leggeri femminile, solo iscritto nella categoria, e che nelle qualifiche ha quindi dovuto gareggiare con le “pesanti”, con la conseguenza di finire in finale B ai recuperi.

L’Italia di Carolina Vanini, Greta Schwartz, Maria Sole Perugino, Anita Gnassi, comunque onora la finale di consolazione a due contro la Germania facendo una gara vera: seconde dopo 500 metri Carolina Vanini e compagne, prima della metà gara operano un sorpasso alle colleghe tedesche che si rivela subito decisivo, perché le teutoniche provano a rientrare fino alla fine, ma senza successo. Al termine di una gran bella gara, Italia prima e dunque settima assoluta.

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