Il filo di Arianna Passini
ha portato all’oro U23

Una nuova perla, che si aggiunge al suo già ricco mosaico di successi: due argenti e un bronzo mondiali

Arianna Passini è tornata da Duisburg con una medaglia d’oro al collo, conquistata nel quattro di coppia pesi leggeri ai campionati europei Under 23. Una nuova perla, che si aggiunge al suo già ricco mosaico di successi: due argenti e un bronzo mondiali, un bronzo europeo e ben dodici titoli italiani.

Arianna è nata a Lecco il 12 novembre 2001 ed abita a Mandello del Lario. Ha iniziato l’attività agonistica nel 2012 alla Canottieri Moto Guzzi e quattro anni fa è passata alla Moltrasio, dove ha collezionato tanti successi ed ora è sul punto di poter guardare alla nazionale maggiore. Impegno e sacrificio non le mancano certo, riuscendo a conciliare benissimo l’agonismo con lo studio. Ha appena conseguito la maturità al Liceo Linguistico ed adesso inizierà a studiare giurisprudenza a Milano, da sempre la sua passione nascosta.

Non a caso Arianna è stata ospite al Panathlon Club Como per rappresentare tutti gli sportivi che quest’anno, in conseguenza del Covid-19, hanno saputo affrontare con lo spirito giusto una maturità tanto diversa dal solito. Una medaglia d’oro, dunque, che premia non solo lei e la sua canottieri, ma tutti i giovani che lottano quotidianamente per vincere le difficoltà sia nello sport sia nella vita. «Questa medaglia è stata la più inaspettata di sempre –ammette Arianna con il sorriso e la modestia di sempre - perché il nostro equipaggio è giovane ed è da subito stata una scommessa sia per noi sia per i tecnici». Cosa si prova a tornare in competizione dopo tanti mesi? «Dopo così tanto è stato assai stupendo, ho riprovato tutte le emozioni che da troppo erano state messe in pausa e mi ha riempito il cuore».

Perché sei passata dalla Moto Guzzi alla Moltrasio? «Alla Moto Guzzi ho iniziato a remare e ho trascorso lì tutti gli anni della categoria giovanile, dopo di che ho preferito spostarmi a Como perché avevo più possibilità di coltivare il mio sogno. Sono alla Moltrasio da quasi quattro anni e mi trovo molto bene, mi fanno sentire a casa. Alberto e Stefano, i miei allenatori, sono un po’ i miei secondi papà».

Come vivi il ruolo di capovoga? «Mi piace sempre tantissimo. Riesco ad essere me stessa a vivermi le gare al cento per cento. Nonostante mi piacciano molto anche gli altri ruoli, quello del capovoga è senza dubbio il mio preferito».

Come saprai i pesi leggeri saranno cancellati dalle prossime Olimpiadi del 2024. Ciò potrebbe demotivarti? «Assolutamente no. Quella dei pesi leggeri per ora è la mia categoria e ho sempre sognato di farne parte. Il 2024 è tanto lontano e a me piace pensare ad obbiettivi più vicini. Ad esempio ad ottobre c’è in programma l’Europeo Assoluto a Poznan in Polonia e anche se so che sarà molto difficile, spero con tutto il cuore di vestire la maglia azzurra anche lì».

© RIPRODUZIONE RISERVATA