Ruta, l’incubo Covid è finito
«Pronto a lavorare il doppio»

Il campione di Menaggio di nuovo a Sabaudia per aggregarsi alla Nazionale

Il tassello che mancava per comporre il mosaico adesso c’è. Pietro Willy Ruta ha raggiunto il raduno del gruppo olimpico in corso a Sabaudia, dopo la quarantena che lo ha tenuto chiuso nella sua casa a Griante. L’atleta azzurro delle Fiamme Oro, che lo scorso mese a Poznan aveva conquistato il titolo europeo in doppio pesi leggeri con il suo prodiere Stefano Oppo, infatti, era stato messo in quarantena con tutta la squadra azzurra a causa della positività al Covid-19 di un componente della nazionale di ritorno dalla Polonia.

Durante l’isolamento, anche Ruta ha accusato i sintomi del coronavirus e il tampone lo aveva confermato. «Sono tornato a casa lunedì 12 ottobre – racconta – e poi mercoledì ci hanno detto di stare in quarantena perché in squadra c’era un positivo. La domenica successiva ho iniziato ad avere i primi sintomi e il giovedì seguente ho fatto il tampone che è risultato positivo».

Poi cosa è successo? «Non ho avuto disturbi particolarmente gravi. Solo mal di testa e raffreddore. Sono andato avanti così fino al secondo tampone che ho fatto il 5 novembre scorso e che è risultato negativo».

Hai avuto paura? «Paura no perché stavo benino, però mi mancava la mia routine di allenamento. Cercavo di tenermi impegnato facendo dei piccoli lavori in casa non potendo allenarmi perché ci hanno stoppato da qualsiasi tipo di esercizio in via precauzionale. Avendo il giardino passavo un po’ di tempo lì».

Quando hai ripreso gli allenamenti? «Da dieci giorni al remoergometro e pesi, ma è dura riprendere. Comunque adesso sono fuori. Ringrazio la Polizia di Stato che in questo periodo di isolamento mi ha supportato da lontano e la Canottieri Menaggio da vicino».

Vai al raduno dopo due settimane dall’inizio. Dovrai lavorare il doppio rispetto agli altri che sono già lì? «Indubbiamente ma non mi preoccupo più di tanto. Dovrò fare un programma a parte per riprendermi e per cercare di tornare al livello degli altri, in modo graduale. Mentalmente sto bene e sono più che motivato. Fisicamente devo recuperare quella settimana che ho perso».

La bella vittoria di Poznan ti ha dato una bella carica? «Certo perché ci siamo impegnati molto dopo il lockdown di primavera e avevamo voglia di gareggiare. Questo successo ci ha caricato in vista del prossimo anno». Ci sono le Olimpiadi. Dopo aver vinto praticamente tutto ti manca solo la medaglia a 5 cerchi? «Dai. Per essere scaramantici diciamo che puntiamo tutto per portare a casa un grande risultato».n 

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