Cantù, a casa tre americani
Due con l’ok, uno a sorpresa

Kevarrius Hayes e Jason Burnell hanno lasciato l’Italia, come concordato con la società; lo stesso ha fatto Rodney Purvis, partenza ma non concordata

Tre nuove partenze tra i giocatori della Pallacanestro Cantù: Kevarrius Hayes e Jason Burnell hanno infatti lasciato l’Italia, come concordato con la società; lo stesso ha fatto Rodney Purvis, ma in questo caso la fuga da Cantù non era né prevista, né concordata.

Sale così a quattro il numero degli stranieri della San Bernardo-Cinelandia tornati in patria: il primo era stato Clark a lasciare la Brianza, la scorsa settimana. Non che ci sia un effettivo bisogno in questo momento di giocatori abili e arruolati, o semplicemente disponibili: il campionato è fermo fino a data da destinarsi, inoltre proprio ieri Cantù ha annunciato un’ulteriore sospensione degli allenamenti fino al prossimo 3 aprile.

La società è stata quindi presa in contropiede solo dall’ultimo arrivato, Purvis, giocatore che non ha mai avuto modo di giocare una partita ufficiale da quando è arrivato in Italia dopo la breve esperienza in Israele: «Noi non blocchiamo nessuno in questo momento – ha detto il general manager canturino Daniele Della Fiori -: Hayes e Burnell, da veri professionisti, ci hanno espresso la necessità di tornare dai loro cari e abbiamo accordato loro il permesso per farlo. Su Purvis, invece, non vorrei esprimermi». Facile intuire i motivi delle richieste di rimpatrio, ma non sarà invece semplice gestire un eventuale ritorno: «In questi casi subentra la componente umana e non possiamo opporci a una richiesta che preveda un avvicinamento dei giocatori ai familiari. Non ho molte speranze, ma nel caso si tornasse in campo il problema potrebbe essere l’organizzazione del ritorno in Italia. Ma in questo momento è davvero una questione secondaria: prima vengono la salute e gli affetti, tanto più che non è nemmeno prevista la ripresa degli allenamenti a breve».

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