Vendita di Cantù, ci siamo
Stanno per arrivare le firme

Svolta in serata, tutti dal notaio: trovata l’intesa con Gerasimenko

Luci ancora accese nella sede del notaio Manfredi a Cantù. Tutto è pronto per la firma sulla cessione delle quote della Pallacanestro Cantù dalla famiglia Gerasimenko a Tic.

La svolta in serata, dopo l’ennesima giornata di colpi di scena. Adesso, però, è arrivato il momento tanto atteso, dovrebbe essere questione di momenti.

La cronaca della giornata

Niente da fare, non si esce dallo stallo. Saltato l’appuntamento di mezzogiorno dal notaio, la cessione della Pallacanestro Cantù non è ancora avvenuta. E a questo punto rischia di slittare ulteriormente. Non salterà, invece, l’assemblea dei soci di Tic, che resta confermata per le 21 alla sala Zampese della Bcc di Cantù

La cronaca della mattinata

Trapelava pessimismo, alle prime luci del giorno. Poi una schiarita. E un rinvio, forse solo di qualche ora.

Non c’è pace nella trattativa che dovrebbe portare alla cessione delle quote della Pallacanestro Cantù, e del terreno del Pianella, dalla famiglia Gerasimenko a Tutti Insieme Cantù, la compagine di azionariato popolare che in questa fase s’è proposta di accollarsi costi e gestione delle società.

Il patron russo, infatti, ieri sera avrebbe manifestato ancora qualche dubbio, soprattutto legato alle garanzie per la parte di pagamento rateizzata. E sulle prime non avrebbe concesso il via libera all’amministratrice unica Polina Samoylova di firmare per conto suo dal notaio.

Poi, in mattinata, le diplomazie ancora una volta ci hanno messo la pezza: Gerasimenko chiede di riscrivere alcune condizioni e probabilmente sarà accontentato. E a quel punto potremmo scrivere la parola fine.

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