Cantù-Bologna
Il derby di Corsolini

Sul giornale di oggi leggiamo questa speciale edizione di Ai Lov Dis Gheim, come la rubrica che tiene settimanalmente sul nostro giornale.

È persino banale rivolgersi a lui per Cantù-Bologna. Ma che ci volete fare? È la sua partita. La partita di questo inossidabile basket-man che sfida gli acciacchi per essere ancora parte attiva del basket. Ieri, l’ennesima presentazione del suo ultimo libro “Vado a vanvera”. Dove? A Bologna, là dove tutto cominciò. Vice allenatore della Virtus. Poi il trasferimento a Cantù, nel 1958, dove ha fatto di tutto, allenatore e manager compresi. Coppe e scudetti. E allora leggiamo questa speciale edizione di Ai Lov Dis Gheim, come la rubrica che tiene settimanalmente sul nostro giornale. Parlando di Cantù-Bologna, ma poco di basket.

Corsolini: questa è la sua partita...

«Ah questo è sicuro. Solo io so quanto mi sento bolognese fiero e tipico, e quanto contemporaneamente mi senta brianzolo dentro. Ci sarò anche questa volta. Anzi, viene anche mia moglie Mara. Derbissimo di famiglia». Il resto dell’intervista sul giornale di oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA