Cantù, Bucchi si allontana
Brienza, Sodini e Ferrari

Primo tassello, l’allenatore. Dopodiché con lui si andrà ad allestire la squadra, nella speranza che non tardi troppo l’eventuale ripescaggio in serie A

Primo tassello, l’allenatore. Dopodiché con lui si andrà ad allestire la squadra, nella speranza che non tardi troppo l’eventuale ripescaggio in serie A. Con il sano realismo che contraddistingue i canturini, al momento nessuno vuole farsi illusioni e quindi per ora tutti a pensare a quello che potrebbe essere in A2.

Ecco perché non sta decollando la trattativa con Piero Bucchi. L’allenatore bolognese, che è tornato a Napoli - dove vive - subito dopo il campionato, sarebbe rimasto in automatico alla Pallacanestro Cantù in caso di salvezza. Più complessa, invece, la situazione, stante la totale incertezza.

L’Acqua S. Bernardo, dal canto suo, non ha ancora esercitato l’opzione di uscita dal contratto (c’è ancora qualche giorno di tempo) e lo stesso ha fatto il coach. Che, pur tuttavia, comprensibilmente ha dei dubbi, visto che vorrebbe rimanere in A e sta cercando di capire quale sarà il risiko delle panchine (ne cambieranno tante, ma di possibilità al momento non se ne intravvedono).

Insomma, siamo davanti a uno stallo che fa pendere la bilancia della riconferma più per il no che per il sì. Ma il borsino, in piazza allenatori, è più che mai sull’altalena.

Quali le soluzioni per Cantù? Il lotto dei pretendenti è aperto, con il general manager Daniele Della Fiori che sta sondando il terreno. I nomi più ricorrenti - arma a doppio taglio, specie all’inizio, perché di solito sono quelli “bruciati” - portano a cavalli di ritorno, tipo Nicola Brienza e Marco Sodini.

Il primo è reduce dalla stagione e mezza a Trento, terminata con l’esonero e la squadra affidata a un altro ex della Brianza, e cioè il suo vice Lele Molin. Ha però una grande voglia di riscatto e conosce l’ambiente, dove è nato e cresciuto, dove ha giocato (nelle giovanili) e allenato (nel vivaio e in prima squadra, oltre a tanti anni da assistente con Luca Dalmonte, Andrea Trinchieri, Stefano Sacripanti, Fabio Corbani, Sergej Bazarevich ed Evgenij Pashutin).

Nessuna pregiudiziale su di lui, nemmeno per via del gran rifiuto al primo vero anno della nuova proprietà, quando accettò il pluriennale delle Dolomiti Energie.

Sodini, dal canto suo, gode di grande seguito e e del consenso in città, sia a livello di tifosi (che hanno mantenuto di lui un buon ricordo) sia di appassionati e addetti ai lavori (con i quali è sempre in contatto). Proprio in settimana, però, l’Orlandina, ovvero la sua squadra, ha tenuto a sottolineare il fatto che il tecnico viareggino abbia ancora contratto e che nessuno, da quelle parti, sia intenzionato a privarsene. In gergo di mercato significa che, allenatore o eventuale società richiedente, dovranno sedersi al tavolo con Capo d’Orlando.

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