Cantù e Brienza, testa a Venezia
«Pronti e concentrati per il sogno»

L’allenatore dell’Acqua San Bernardo: «Loro hanno tutto per vincere il titolo, dovremo giocare una partita furba e intelligente»

«Dovremo essere pronti e concentrati. La speranza è quella di fare una bella partita per portare avanti il nostro sogno. Una vittoria darebbe nuova linfa al nostro sogno playoff». Fallito nel finale l’assalto a Milano, Cantù ci riprova contro un’altra “big” del campionato, l’Umana Reyer Venezia. Seconda in classifica, dotata di un roster importante - «interminabile», puntualizza coach Nicola Brienza – Venezia ha perso in maniera – diciamolo pure – clamorosa due trasferte consecutive contro Varese e Brindisi. Ha mantenuto il secondo posto, ma Cremona è più vicina. E non vede l’ora di rifarsi.

«Venezia che è certamente una delle candidate per arrivare in fondo alla competizione a giocarsi, probabilmente con Milano, la vittoria finale – dice coach Brienza -: è una formazione che ha tutto per vincere il titolo. Vengono però da due sconfitte consecutive, dunque vorranno sicuramente riscattarsi in casa, per rilanciare il proprio cammino in campionato. La Reyer ha un roster davvero interminabile, con 13-14 giocatori totalmente intercambiabili e ognuno di questi può decidere la partita per qualità tecniche o conoscenza di gioco».

Particolare non da poco perché ognuno può essere decisivo, fatto che aggiunge difficoltà alle difficoltà: «Nella preparazione del match, sul piano tecnico, non si sa mai bene dove cercare di limitarli, perché loro hanno davvero tante armi, tante frecce nel proprio arco. Da un certo punto di vista siamo avvantaggiati nell’affrontare Venezia subito dopo aver affrontato Brescia perché, per opzioni offensive, sono due squadre piuttosto simili. Fortunatamente, la scorsa settimana abbiamo già avuto modo di approfondire certe dinamiche, preparandoci bene su certi concetti che potrebbero riproporsi domenica».

Come affrontare quindi questa Reyer? «Dovremo fare una gara furba, intelligente, non a viso aperto. Nel caso in cui dovessimo trovarci in vantaggio per qualche minuto grazie a delle folate offensive, dovremo essere bravi a non farci ingolosire perché loro hanno davvero tante frecce nel proprio arco e possono colpire in ogni momento. Allo stesso tempo, però, non dovremo essere neppure timorosi. Puntiamo a fare una partita solida, aggressiva ma anche di grande umiltà». Partita simile a quella del Forum? «Vogliamo provare a ripetere quel tipo di gara, speriamo di avere qualche episodio favorevole nel caso in cui dovessimo ritrovarci nel finale punto a punto con Venezia».

Per Cantù è stata una settimana particolare, con alcuni eventi extra campo, come la visita al Salone del Mobile e l’arrivo di Metta World Peace: «Siamo riusciti a far incastrare tutto, per la società era importante che fossimo a Milano. Devo dire che ho visto una squadra attenta e concentrata, da questo punto di vista non ci sono stati problemi». 

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