Cantù è l’esordio in Champions
«Turno non impossibile, ma...»

Il vice allenatore Brienza non snobba lo Szolnoki: «Formazione di valore e con una storia»

L’entusiasmo c’è, inutile negarlo, perché le qualificazioni di Champions League sono il lasciapassare per l’Europa.

Ma, si sa, saranno tre partite da vincere, contro avversari magari non di primissimo piano e – anche per questo – poco conosciuti. Ma c’è chi è preposto a studiarli e a prendere informazioni nello staff della Red October. Sarà certamente una delle incombenze, nelle prossime settimane, di Nicola Brienza, assistente di coach Evgeny Pashutin.

Come per tutte le squadre italiane, anche all’estero le cose non vanno diversamente. Siamo in pieno “basketmercato”, i roster sono incompleti e non è semplice dire, in questo momento, se l’urna sia stata benevola con Cantù: «Diciamo che i primi due turni non sono impossibili sulla carta. A grandi linee, si può dire che il vero scoglio, visto che siamo convinti di arrivarci, sarà il terzo turno. Perché il Liektabelis, degnissimo rappresentante del campionato lituano, è sicuramente una formazione di primo piano di una lega di valore e in grande ascesa».

La prima, per Cantù sarà il 20 settembre al PalaBancoDesio contro gli ungheresi dello Szolnoki Olaj: «Ci stiamo ovviamente attivando per raccogliere più informazioni possibili, ma anche loro stanno definendo la rosa. Se hanno vinto lo scudetto per l’ottava volta, sicuramente sono una formazione di valore e con una storia. Lo scorso anno ebbi modo di visionare parecchie partite della lega ungherese, si tratta di un campionato di livello discreto».

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