Cantù è stregata da Bayehe
È diventato la prima scelta

La crescita esponenziale del giovane camerunese, in quintetto da tre partite

I dati e non solo lo confermano: è un momento magico per Jordan Bayehe. Il lungo camerunense, di formazione italiana, della Pallacanestro Cantù è il nuovo centro titolare della squadra. Tre indizi, in questo caso, fanno una prova: sempre in quintetto titolare nelle tre partite contro Varese, Venezia e Treviso. In pratica, da quando c’è coach Bucchi sulla panchina canturina, Bayehe ha praticamente raddoppiato il suo minutaggio.

Sia quindi benedetta l’esplosione di Bayehe, che sta salendo di tono di settimana in settimana, risultando ben più efficace sotto canestro rispetto alla prima parte di stagione. In una zona del campo dove Cantù ha spesso fatto fatica, la formazione brianzola ha ritrovato convinzione e fiducia nei propri mezzi, anche grazie all’apporto del camerunense che, anche contro Treviso, è stato determinante specialmente nel quarto periodo con alcune giocate essenziali.

Al di là dei numeri, di Bayehe colpisce la forza mentale. Pur commettendo qualche ingenuità – perdonabile - il ventenne della S. Bernardo contro Treviso non si è mai perso d’animo. Nel finale è emerso il suo carattere: il lungo è stato tra i principali artefici della vittoria grazie a una stoppata, un pallone recuperato e a un gran canestro (quello del +8 a 2’ dal termine), che hanno chiuso la partita.

Inoltre, particolare non da poco, la convocazione in Nazionale con il Camerun, per le partite di qualificazione ad AfroBasket 2021, sembra avergli dato maturità ed esperienza: ottimo il suo debutto, con 24 punti in due partite contro Guinea e Costa d’Avorio.

Giusto per fare un paragone con il passato recente, nell’era Pancotto Bayehe, segnava 2.7 punti, prendeva 1.7 rimbalzi, con 0.1 assist e 0.4 stoppate in 12’ di impiego, con il 36% da due. Ora, i numeri sono del tutto cambiati: nelle ultime tre presenze da titolare, 8 punti di media, 5.3 rimbalzi, 2 assist e 0.7 stoppate di media in 23’ a partita, tirando da due con il 53%. Certo, bisognava aspettarlo: la giovane età, la prima esperienza in A dopo la LegaDue, la naturale predisposizione a fidarsi più di uno straniero ne hanno un po’ limitato l’utilizzo.

Ma, ora, Bayehe sembra aver conquistato la piena fiducia dello staff tecnico. E del resto, con il problema-lunghi che a Cantù si protrae da inizio stagione, probabilmente Bucchi si è detto che se le cose prima non funzionavano, probabilmente sarebbe stato meglio trovare strade alternative in casa. E l’unica alternativa era Bayehe. Basti guardare un po’ i numeri dei lunghi nelle ultime partite per vedere come le gerarchie siano cambiate.

Contro Varese, fuori Kennedy, 24 minuti per Thomas, 15 per Bigby-Williams e 14 per Bayehe. A Venezia, 15’ in campo Thomas, 4’ Kennedy e 31’ Bayehe, infine domenica contro Treviso sono stati 19 i minuti in campo di Thomas, 13 quelli di Kennedy e 23 quelli di Bayehe. L’apporto del reparto non sempre ha rispettato le attese, si è anche provato a rimescolare le carte, lasciando a rotazione in tribuna Thomas, poi Kennedy, mentre ora sembra che il sacrificabile – a Venezia e con Treviso è andata così – sia Bigby-Williams. L’importante è che l’impianto regga e che anche il resto del reparto, riesca a dare quel contributo tanto atteso a Cantù.

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