Cantù, giallo Smith: è negli Usa
Ma ha liberato casa e armadietto

Il play è tornato per il funerale della madre, ma prende corpo l’ipotesi di una fuga senza ritorno

Per la società, e siamo a un comunicato stampa di mercoledì, è «partito alla volta degli Usa» per prendere parte al funerale della mamma. E «resterà per qualche giorno». Ma potrebbe essere più complicata del previsto la vicenda legata a Jaime Smith, il primo acquisto della nuova stagione quando ancora sulla panchina della Pallacanestro Cantù sedeva Carlo Recalcati.

Il giocatore, infatti, da mercoledì pare abbia fatto perdere le tracce, ma la cosa che più inquieta è che non abbia lasciato nulla di nulla di sé a Cantù. Nel senso che nell’appartamento in cui viveva non c’è più un suo effetto personale e la stessa cosa nell’armadietto del Toto Caimi a Vighizzolo.

Se non si tratta di un’autentica fuga senza ritorno, poco ci manca. Perché un comportamento del genere, per restare negli States solo qualche giorno, è quantomeno anomalo e non si giustifica una salita sull’aereo con un bagaglio così cospicuo.

E dunque, dopo i ripetuti sfoghi social di Culpepper e Thomas, questa grana proprio non ci vorrebbe.

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