Cantù, gli abruzzesi prendono tempo
Sotto osservazione c’è il palazzetto

Si fa attendere la risposta della cordata interessata ad acquisire la proprietà del club. Le festività non avrebbero permesso valutazioni complete dei costruttori il nuovo Pianella.

La Pallacanestro Cantù, in fondo, l’aveva messo in conto di dover attendere la prima decade di gennaio per avere la risposta da parte della cordata abruzzese riguardo l’acquisto della società stessa.

Perché, sì, Gabriele Marchesani - ovvero colui che rappresenta anche pubblicamente i potenziali acquirenti del club brianzolo - aveva anticipato che avrebbero comunicato qualcosa di ufficiale entro la fine del 2018, ma poi la circostanza che questi erano per lo più giorni di ferie e di aziende chiuse aveva indotto i dirigenti biancoblù - riconvertitisi peraltro al biancoverde all’indomani della sponsorizzazione dell’Acqua San Bernardo - a ritenere che plausibilmente i tempi si sarebbero un minimo dilatati. E in effetti è così che sta andando.

La cordata abruzzese dovrebbe essere composta da quattro soggetti (che diverrebbero i nuovi proprietari portandosi appresso alcuni partner nelle vesti di sponsor), tre dei quali orientati sull’aspetto sportivo e dunque sulla squadra, mentre il quarto elemento sarebbe quello interessato esclusivamente al nuovo palazzetto.

Ed è costui che starebbe verificando attentamente la situazione anche per capire, nel caso, se apportare qualche eventuale modifica al progetto esistente. Se in un primo momento l’azienda interessata si era supposto fosse la Proger Spa, in seguito questa ipotesi ha perso credito e nel frattempo si sarebbe virato sul Gruppo Gravina, presieduto da quel Gabriele che l’ottobre scorso è stato eletto a capo della Figc, la federazione italiana gioco calcio.

Insomma, in attesa della luce verde da parte del costruttore, al momento la trattativa è in stand-by.

L’articolo integrale sulla Provincia di venerdì 4 gennaio

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