«Cantù, il modello Tic darà stabilità
Ma ora parliamo di pallacanestro»

La parola a una serie di soci sin dalla prima ora: «Vogliamo che la città respiri questa ricorrenza»

Uno striscione, tanti soci e amici di Tic in platea con tanto di sciarpa. Quanta partecipazione alla serata andata in scena martedì al Salone dei Convegni di piazza Marconi, per il primo anno di sinergia tra Tutti Insieme Cantù e Pallacanestro Cantù.

C’erano fondatori, persone che hanno avuto o hanno un ruolo in tutta questa maxi-operazione. Come Paolo Nava, che ha preso per primo la parola dopo lo spazio riservato agli attori invitati al tavolo: «In questo anno è stato fatto tanto, ora spero si possa tornare a parlare, nelle piazze e nei bar, di pallacanestro, facendo lavorare chi si occupa del settore sportivo».

Fabio Frigerio ricorda tutto, nel dettaglio: «Il 18 febbraio di un anno fa era in corso l’assemblea dei soci di Tic alla Sala Zampese. Alle 22.03 arrivò il messaggino con la conferma: ci fu l’applauso liberatorio di tutti i soci, perché la trattativa era andata a buon fine. Ci fu una grande partecipazione emotiva».

E ha altresì parlato dei festeggiamenti che si concluderanno con la partita tra Cantù e Cremona, in cui la squadra indosserà la maglia speciale, con i nomi di tutti i soci di Tic: «I negozi del centro saranno addobbati con festoni, vogliamo che la città respiri questa ricorrenza. E noi di Tic vorremmo condividere la nostra soddisfazione per questo anno passato nella Pallacanestro Cantù».

Simone Busnelli - sin dalla prima ora socio di Tic e di recente entrato a far parte del Cda -, emozionato, è stato coinvolto nel dibattito facendo una promessa: «Mi impegnerò a portare qualche idea nuova in Consiglio di amministrazione».

Stefano Polato, a sua volta uno dei soci della primissima ora, suggerisce un’idea per il futuro: «Ora c’è stabilità a livello societario, il modello proposto si sta rivelando funzionale a una realtà come la nostra. Ora mi piacerebbe che si parlasse di più del Progetto Giovani Cantù: negli anni è stata creata una base sana e solida per ripartire dai nostri giovani. E, ai canturini, chiedo ancora uno sforzo per sostenere questa realtà».

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