Cantù, la gioia del Basket Day
Che bello con tutti quei giovani

Non solo il successo contro Trento, a Desio è stata una girandola di emozioni

Basket Day doveva essere e Basket Day è stato. Con quei seicento e oltre delle società giovanili della provincia, con la sfilata dei ragazzi del Progetto Giovani Cantù, con l’accoglienza al figliol prodigo Nicola Brienza, che torna ma da avversario e con un parterre di tutto riguardo, a cominciare dal presidente federale Gianni Petrucci.

Si animano le tribune del PalaBancoDesio ed è un brulicare multicolore grazie alle divise dei club che hanno accettato l’invito della Pallacanestro Cantù, portando al palazzo giocatori, giocatrici, tecnici, dirigenti e genitori. Per tutti è un grande applauso, lo stesso che accomuna, nell’intervallo, tutte le squadre del Pgc di Antonio Munafò: sfilano i ragazzi della “cantera” canturina e gli altro guardano ammirati, perché se si vuole giocare nel settore giovanile della squadra di serie A, prima o poi lì bisogna arrivare.

Applausi anche dai posti più belli. Quelli occupati da Petrucci e dal suo staff, molto imponente e comunque un bell’orgoglio per Cantù. Sparsi qua e là, si riconosce, tra gli altri, Giuseppe Guzzetti, già presidente di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e dell’Associazioni di Fondazioni e Casse di Risparmio, oltre agli abbonati “vip”, vale a dire il sindaco di Cantù Alice Galbiati e il vice Giuseppe Molteni, in rappresentanza della giunta comunale.

Non poteva mancare l’abbraccio a Nicola Brienza, uno dei figli di Cantù che ora è andato altrove a cercare fortune. Al coach della passata stagione, ora sulla panchina di Trento, la società biancoblù ha voluto consegnare una targa a ricordo di tutti gli anni passati nella sua prima casa.

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