Cantù, l’ora degli italiani
Quaglia con coach Sodini?

Due contratti ancora a disposizione. Scelto, forse, anche il primo assistente di Kurtinaitis

Toccherà con ogni probabilità a Kiril Bolshakov, il consulente tecnico di Dmitry Gerasimenko, scegliere l’ultimo lungo che completerà il roster della Pallacanestro Cantù. Perché, come noto, saranno infatti due italiani l’undicesimo e il dodicesimo della lista.

Se per Biram Baparapé, prodotto del settore giovanile e campione d’Italia con l’Under 20 del Pgc, non ci sono più dubbi, contemporaneamente è scattata la caccia all’ultimo posto libero.

In questa ottica è prevista una sorta di velocissimo playground di prova, approfittando del fatto che, in settimana, ad allenarsi al Pianella ci saranno già Laganà, Parrillo, Lawal e Callahan, oltre probabilmente allo stesso Barapapé.

Un paio di elementi, o tre, saranno dunque visionati. Tra i nomi più caldi, c’è quello di Francesco Quaglia, già contattato. Del 1988, l’ultima stagione ha giocato alla Fortitudo Bologna. È un centro di 207 e potrebbe fare al caso dei “provini” di Cantù così come, ad esempio, Ludovico De Paoli, altro centro, pure lui di 207 ma quattro anni più giovane. L’anno scorso ha chiuso ad Agropoli.

C’è del movimento, intanto, anche sulla composizione dello staff tecnico. Sul vice allenatore deciderà lo stesso Kurtinaitis, ed è praticamente cero che sia straniero. Il primo assistente, invece, con tutta probabilità sarà italiano: tra i sentiti, gode di buona fama Marco Sodini, l'anno scorso fermo, ma due stagioni fa capoallenatore a Piacenza in Legadue.

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