Cantù Next, altro passo
verso il palazzetto

l’assemblea straordinaria dei soci, che ha deliberato l’aumento di capitale da 960mila euro a 1 milione 500mila

Un passo alla volta continua il cammino verso la realizzazione del nuovo palazzetto e di passo ne è stato compiuto uno importante, con il consolidamento e lo sviluppo societario di Cantù Next S.p.A, la società costituita proprio per cogliere questo obiettivo. Giovedì sera, nello studio del notaio Gianfranco Manfredi di Cantù, si è tenuta l’assemblea straordinaria dei soci, che ha deliberato l’aumento di capitale da 960mila euro a 1 milione 500mila.

L’incremento è stato sottoscritto in primo luogo dagli attuali azionisti della società, inoltre sono entrate a far parte della compagine societaria nuove importanti aziende del territorio. La procedura di aumento di capitale rimarrà aperta fino al 15 ottobre, per consentire la sottoscrizione di altri terzi azionisti che hanno già espresso la volontà di aderire all’iniziativa. L’obiettivo dell’operazione è allargare ulteriormente la base di imprenditori a sostegno del progetto di realizzazione della nuova arena polifunzionale e comunicare così al territorio, alle istituzioni nazionali e al mondo dei tifosi che questa iniziativa si poggia su basi sempre più solide ed è sorretta dall’impegno e dalla capacità di aziende e imprenditori locali.

Sarà un’estate di intenso lavoro, per arrivare dopo le vacanze a depositare il progetto definitivo del nuovo palazzetto dello sport, proposta presentata da Cantù Next, in costituenda associazione temporanea di impresa con Bennet, Nessi & Majocchi e Consonni Strade.

E una tappa molto importante, in questa fase finale dell’iter, è stata quella di che nei giorni scorsi ha visto la prima conferenza di servizi decisoria ai fini dell’autorizzazione della proposta, che ha esaminato la procedura di assoggettabilità alla valutazione ambientale strategica. Durante l’incontro tutti gli enti interessati sono stati chiamati a esprimere il proprio parere sul pacchetto progettuale presentato da Cantù Next, fornendo la loro valutazione su aree nevralgiche.

Dai soggetti coinvolti non è arrivato nessun diniego, solo alcune prescrizioni che verranno recepite all’interno del progetto esecutivo. L’obiettivo è rispettare il programma predisposto, secondo il quale il cantiere dovrebbe aprirsi in ottobre, con la demolizione dell’abbozzo del PalaTurra che resta come un fantasma in corso Europa. Ma vista l’importanza della partita in questione, è fondamentale avere un progetto sostenibile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA