Cantù, Pancotto afono e felice
«Abbiamo difeso molto bene»

L’intervista al coach dell’Acqua San Bernardo Cinelandia dopo il successo di Pesaro

Coach Cesare Pancotto è letteralmente senza voce, nel commentare la vittoria colta in quel di Pesaro.

Un successo importante, il quarto di fila per la sua Acqua San Bernardo Cinelandia: «Una partita psicologicamente difficile, perché affrontavamo una squadra del nostro livello - dice in sala stampa -. Ci siamo conquistati tutto quello che c’era da conquistare, senza che nessuno ci regalasse nulla. Avevamo davanti a noi quattro partite di cui tre in trasferta che potevano segnare il nostro campionato. Abbiamo creato la giusta fiducia per affrontarle e l’abbiamo fatto. È una squadra che riesce ad avere più fluidità fuori casa che in casa. Questo significa che riusciamo a colmare dei gap e centra gli obiettivi».

Visti i valori in campo,la gara poteva sembrare scontata, invece a rendere le cose più facili del previsto è stata la prova superba della squadra canturina. «Temevamo la capacità di correre e l’atletismo di Pesaro nel muoversi in tutto il campo. Abbiamo difeso bene, però le sculacciate non mancano. A una squadra giovane come la nostra servono carezze, ma anche sculacciate. Contropiedi subiti e palle perse e qualche tiro aperto lasciato senza attenzione. Non è cercare le pulci, ma dare a una squadra giovane la guida su come migliorare. Dovevamo aggredire per non essere aggrediti. Direi che ci siamo riusciti bene. Con la conquista del ritmo abbiamo fatto tanti punti in contropiede».

Una mano forte l’ha data Ragland. «Prima di lui questa squadra aveva già finito lo svezzamento, ma giocatori come Ragland danno fiducia alla squadra. Ha innescato tutti i giocatori. Avevano bisogno di qualcuno che desse loro sempre fiducia. La sua importanza è intrinseca e estrinseca. Molte squadre hanno aggiunto giocatori importanti al proprio roster. Il nostro sponsor è andato nella direzione di darci qualcuno di importante».

E ora il campionato di Cantù potrebbe cambiare. «All’inizio ci consideravano tra le squadre che dovevano retrocedere, invece abbiamo avuto la fame giusta. Confido nel fatto che, da marchigiano, siamo abituati a rimboccarci le maniche, andare in mezzo al campo e lavorare. Magari una partita vinta può dare fiducia a Pesaro per iniziare un nuovo campionato. Anche noi avevamo avuto quattro sconfitte consecutive, poi una vittoria ci ha dato fiducia e siamo cresciuti tanto. Io credo che Totè stia facendo un percorso positivo, migliorando tantissimo, avendo responsabilità e ruolo in squadra. È un 97 è ha ancora margini di miglioramento grandissimi. Sono sicuro che farà un grande percorso».

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