Cantù, problema lunghi
Reparto in sofferenza

Cinque lunghi per quattro posti. O meglio, quattro per tre, perché Jordan Baheye gioca da italiano e dunque è escluso dal conto

Cinque lunghi per quattro posti. O meglio, quattro per tre, perché Jordan Baheye gioca da italiano e dunque è escluso dal conto. O meglio ancora, tre per due perché uno di loro - segnatamente Maarty Leunen -appare al momento intoccabile.

A contendersi i due posti all’interno dei dodici a referto, restano così - in rigoroso ordine alfabetico - Kavell Bigby-Williams, Sha’markus Kennedy e Donte Thomas.

Per la verità, da quando si è venuto a creare il problema dell’abbondanza all’interno del reparto all’indomani dell’ingaggio dell’inglese KBW, il sacrificato è sempre stato il medesimo, vale a dire Thomas che ha saltato le ultime tre partite. Eppure, così almeno è dato percepire dall’ambiente S. Bernardo, non è necessariamente lui la vittima designata né quella sacrificale. Nel senso che, sulla scorta di ciò che racconta la settimana degli allenamenti oltre che del tipo di avversaria da affrontare, a incorrere nel turnover obbligato potrebbe anche essere uno degli altri due.

Ciò premesso, nonostante quantitativamente i numeri ci siano, il reparto di coloro che stazionano nei pressi del canestro si mostra in sofferenza. Generando insofferenza tra i tifosi. Tra l’altro, con l’arrivo di Gaines si è ulteriormente accentuato il già sensibile divario tra la qualità del reparto degli esterni e quello degli interni. Una Cantù, insomma, che quanto a trazione posteriore sembrerebbe centrare nulla con la lotta per salvezza, ma che purtroppo è poi zavorrata da quella anteriore.

Anche se, presi in sé, i dati dei lunghi biancoblù nel loro insieme non sono poi così malaccio. E non di discostano in maniera clamorosa da quelli delle (presunte) concorrenti dirette per la retrocessione o comunque con quelle avversarie che attualmente si ritrovano in classifica nei paraggi di Cantù.

Per dire, Kennedy viaggia a 11 punti in circa 25 minuti di utilizzo, acchiappando 5.6 rimbalzi di media. Ed è il miglior stoppatore del campionato. Ciò che però i numeri non dicono riguarda la difesa e in effetti lì dietro troppo spesso lui agisce a mo’ di telepass.

Il fatturato dei cinque interni dell’Acqua S. Bernardo ammonta a 31.1 punti, largamente al di sotto del 50% di squadra (76.1 di media), ma non così tanto deficitario da far gridare allo scandalo.

Semmai potrebbe incidere di più in ottica rimbalzi, poiché interviene solo nella misura di 20.3 a partita a fronte del 34.1 complessivo

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