Cantù ricorda Bryant
«Il nostro modello Kobe»

I ricordi dei giocatori americani della San Bernardo che hanno avuto come icona il campione scomparso

«Ho avuto la fortuna di vederlo giocare tutta la sua carriera. Se vi dicessi che ero un suo grande fan quando giocava per i Lakers vi direi una bugia, anzi, ero anche molto critico con lui. Tuttavia, Kobe è sempre riuscito a smentirmi sul campo, vincendo tutto quello che c’era da vincere».

La notizia dell’improvvisa morte di Kobe Bryant ha scosso tutto il mondo del basket e ha colpito tutti i giocatori della Pallacanestro Cantù, che hanno postato sui social network ricordi e frasi di lutto. Jeremiah Wilson ha apprezzato e criticato l’asso dei Lakers: «Ogni giorno affrontavo dibattiti su chi fosse più forte tra lui, Michael Jordan o LeBron James. Sono diventato un grande fan di Kobe nel giorno della sua ultima partita, quando chiuse la carriera realizzando 60 punti».

Wilson lo ha apprezzato non solo come giocatore: «Da padre di una bambina ancora molto piccola, la morte di una padre e di una figlia mi distrugge». Chiusura con un pensiero rivolto alla famiglia: «Prenderò molto di ciò che mi ha insegnato nella sua vita dentro e fuori dal campo, e intendo tramandarlo. Che possano riposare in cielo, Kobe e Gianna Bryant, e tutte le altre vittime su quell’elicottero».

Particolarmente colpito Cameron Young: «Essendo un bambino di Los Angeles, Bryant ha significato davvero molto per me. Era come un supereroe. Le cose che ha fatto per la città di Los Angeles non saranno mai dimenticate. Il suo impatto fu globale, ma quello su Los Angeles fu devastante. Quando ho iniziato a giocare a basket – ricorda - il mio primo paio di “sneaker” era un paio di Kobes viola. Una volta al liceo sono riuscito a disputare una partita nell’arena dei Lakers, lo Staple Center: ho guardato in alto per vedere tutti i campionati che Kobe aveva vinto con i Lakers».

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