Cantù, settebello per i playoff
Sono otto finali per un sogno

Dieci squadre potenzialmente in lotta per sei posti, anche se la battaglia sarà a otto per quattro poltrone

Se anche coach Nicola Brienza ha definitivamente sdoganato il termine “playoff” da accostare alla propria squadra quale prossimo obiettivo cui tendere, allora significa davvero che l’Acqua San Bernardo si è ufficialmente iscritta alla corsa per la post season.

Del resto, la formazione brianzola gode di ottima salute così come certificano le sette vittorie consecutive. E, conseguentemente, il settimo posto in classifica ne corrobora le ambizioni.

Escluse le prime due (Milano e Venezia) che già annusano l’aria dei playoff e le ultime quattro delle graduatoria (Pesaro, Torino, Pistoia e Reggio Emilia) la cui principale (pre)occupazione sarà quella di evitare di retrocedere in A2, tutti gli altri 10 team di serie A concorrono per mettere un piede nella griglia che comporrà gli accoppiamenti dei quarti di finale scudetto.

Ovviamente, con i doverosi distinguo al proprio interno. Perché tra Cremona e Avellino da un lato, Sassari e Brescia dall’altro, intercorrono otto lunghezze di differenza. Inoltre, Vanoli e Sidigas vantano pur sempre 6 punti di vantaggio sull’ottavo posto e un’ipotesi plausibile è che entrambe possano già iniziare a sentirsi sufficientemente al sicuro. A otto turni dalla conclusione della regular season resterebbero così otto concorrenti per quattro posti. Tra queste, appunto, l’Acqua San Bernardo.

Tenendo conto che la quota pressoché sicura di accesso ai playoff parrebbe posta a 32 punti, i biancoverdi della terra di Brianza dovrebbero dunque cogliere altri quattro successi per non restare con il cerino in mano. E il calendario che hanno davanti sembrerebbe prestarsi al conseguimento dell’obiettivo. Perché escluse le trasferte a Milano e Venezia, dove francamente diventa dura pensare di spuntarla, le altre sei sfide si annunciano alla portata. Basterebbe imporsi nelle quattro gare casalinghe che vedranno sfilare a Desio tre dirette concorrenti: dapprima Trieste (questa domenica), poi Brescia, indi Varese. Per chiudere il cerchio con una rivale quale Torino che alla penultima giornata potrebbe però ancora ritrovarsi invischiata nella bagarre per non retrocedere.

Nell’eventualità di passi falsi interni, i punti persi potrebbero essere rimediati nel terzultimo turno a Pistoia oppure proprio negli ultimi 40 minuti a Sassari al cospetto di una rivale a quel punto magari non più in corsa per i playoff.

Varese i 32 punti li toccherebbe anche soltanto vincendo tre gare (su cinque) a Masnago apparentemente abbordabili quali quelle con Torino, Pesaro e Pistoia. Brindisi ha davanti a sé un sacco di scontri diretti, mentre Trento - stessi punti ora di Cantù - dovrebbe mettere a profitto almeno gli incontri casalinghi con Torino, Pesaro e Pistoia in un contesto complessivo tuttavia non proprio agevole. Sulla carta, Brescia ha un calendario più complicato anche se non nell’immediato.

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