Cantù, tegola per Leunen
Salta le prossime due partite

L’infortunio al polpaccio non permetterà all’americano di giocare a Treviso e contro Roma

Ha scelto Cantù per entrare ufficialmente - dati alla mano - nella storia dell’Olimpia. Perché le sue otto triple (una nel 1° e nel 4° quarto, quattro nel 2° e due nel 3°) a bersaglio contro la S.Bernardo rappresentano il record societario eguagliato per quanto riguarda Milano. Il soggetto in questione è Sergio Rodriguez (24 punti in 23’ domenica al PalaBancoDesio), che va così ad affiancare icone del club biancorosso quali Mike D’Antoni (1987-88), Roberto Premier (1988-89) e Antonello Riva (1993-94). Curioso che il Bomber, canturino dentro e canturino a lungo, la sua performance l’abbia costruita in maglia Recoaro ai danni proprio della Cantù targata Clear. Tornando al “Chacho”, va altresì aggiunto che nelle prime otto gare di campionato sta viaggiando al 52.5% al tiro da oltre l’arco dei 6.75, e che dunque la sua ultima prestazione ha sì del clamoroso anche se non è giunta certo del tutto inattesa.

La S.Bernardo non ha saputo opporsi allo spagnolo, non riuscendo a trovare le contromisure per arginare quell’incredibile prova balistica, anche perché Rodriguez non era di sicuro l’unico dal quale diffidare. Come del resto ha sottolineato Cesare Pancotto a fine gara, il quale per spiegare il break negativo (14-30) - nonché fatale -del 3° quarto ha sottolineato «la “lunghezza” di Milano che ha una vasta serie di opportunità da schierare».

In particolare a Desio hanno contribuito Shields (ancora in doppia cifra per punti come ormai accade puntualmente da inizio campionato e capace di segnare in ogni quarto come solo Rodriguez ha saputo fare), Leday (“doppia doppia” da 12 punti e altrettanti rimbalzi) e Hines (7/9 in area e 7 rimbalzi). Nel contesto, peraltro, di una squadra che si è data da fare anche come tale, come racconta il record stagionale aggiornato di assist (23).

Cantù, pur in condizioni non ideali per le ormai note vicissitudini legate al Covid delle settimane più recenti, ha fatto più di quanto fosse lecito attendersi, non rimediando quelle imbarcate che avevano contraddistinto i due precedenti stagionali risalenti alla Supercoppa dove era stata surclassata (-30 e - 40 i passivi).

Se infatti mettiamo in relazione la partita dei brianzoli a quella dei milanesi scopriamo che siamo nel solco della normalità in una situazione che invece era di anormalità per la S.Bernardo. Occhio ai numeri: l’AX si presentava a Desio con una media di 89 punti realizzati e ne ha segnati proprio 89; inoltre, concedeva 67,6 punti e Cantù ne ha siglati 71; ancora, faceva tirare gli avversari con il 29% da 3 e Cantù ha concluso con il 31.8%; infine, consentiva una “valutazione” di 61 e Cantù è arrivata a 67. Soltanto la grande performance del “Chacho” nelle triple ha invece permesso a Milano di toccare il 50% da oltre l’arco quando la media era del 43%.

A proposito di triple, Maarty Leunen è stato costretto a lasciare il campo per infortunio dopo quella di Rodriguez che al 23’ aveva dato il +6 esterno (49-55). Da lì in avanti, quand’anche mera coincidenza, la S.Bernardo ha iniziato a perdere sempre più contatto con i rivali. “Martino” è stato subìto trattato dallo staff medico: in particolare, oggetto di cure il polpaccio destro. Ebbene, ieri a seguito degli accertamenti clinici si è evidenziata un’elongazione al soleo.

Da valutare i tempi di recupero, anche sulla scorta di un’ecografia alla quale si sottoporrà nel fine settimana. Di sicuro salterà le prossime due partite con Treviso e Roma, dopodiché ci sarà lo stop per le Nazionali e la serie A riprenderà il 6 dicembre. Per allora dovrebbe rientrare.

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