Capitano coraggioso
«Possiamo fare bene»

«La cosa più bella è che guidare questo gruppo è facile, il capitano potrebbero farlo in tanti»

E’ stato il primo a cui il Como ha allungato il contratto, dopo la promozione in serie B. E’ stata la scelta più logica nel momento in cui Giacomo Gattuso ha dovuto riassegnare la fascia di capitano. Su Alessandro Bellemo dubbi non ce ne sono. Non ce n’erano l’anno scorso ogni volta che si doveva scegliere la formazione, non ce ne sono stati nel momento in cui si è cominciato a costruire la squadra per la serie B. Non ce ne sono stati durante il mercato, nel decidere che il centrocampo era il reparto che richiedeva meno cambiamenti.

Alessandro, più fiducia di così...

Un bel premio, una grande soddisfazione. La fascia, la conferma, le responsabilità che società e mister hanno scelto di darmi ancora. Ma non do’ per scontato il posto fisso.

Eppure lì nel mezzo non si è ritenuto di cambiare molto. Anzi, queste scelte sembrano tutte un avviso, del tipo “guarda che giocherai sempre anche quest’anno”...

L’anno scorso sei stato uno di quelli che non si è fermato mai.

E speriamo sia ancora così. La cosa più bella è che guidare questo gruppo è facile, il capitano potrebbero farlo in tanti. Ci stiamo veramente gustando questo traguardo, è bellissimo poter essere ancora qui a giocarci insieme ciò che ci siamo conquistati. Sembra banale dirlo, ma la bellezza è proprio questa. Poter gioire anche della felicità degli altri. Quando ha segnato Iovine, a Crotone, ero felice come se avessi segnato io...

Siamo una famiglia, ormai.

Con tanti “parenti” nuovi, però.

Che hanno la nostra stessa voglia. Sono entrati in punta di piedi, e ci sembra di conoscerli tutti già da anni. La cosa positiva, che potrà essere la nostra forza, è che ognuno di noi ha anche delle motivazioni personali per fare bene. Sia chi scende dalla A, sia noi che viviamo questa esperienza come una cosa nuova. E se anche a qualcuno le motivazioni dovessero calare, c’è un gruppo in grado di trascinare chiunque.

E’ praticamente un esordio anche per te...

Ho giocato un paio di partite in B con il Padova all’inizio della carriera, ma ero un ragazzo della Primavera. Considero davvero questo il mio esordio.

E cosa te ne è parso? Un bell’inizio, no?

E’ un campionato che affronto con grande umiltà e rispetto. Sono tanti anni che ci voglio arrivare, e conquistarselo sul campo è il modo migliore. Soprattutto riuscendo a superare le tante difficoltà dell’anno scorso, che avrebbero steso chiunque e che invece a noi hanno dato sempre più forza. Ma certamente tanta forza, tanta consapevolezza di poter fare bene, ce l’hanno data anche queste due prime partite. Che hanno avuto un’importanza enorme. Io ho sempre creduto che fosse fondamentale cominciare bene, perchè cominci a toglierti certe paure, a guadagnare fiducia, a farti rispettare dagli avversari. Per quanto, credo che il difficile arrivi adesso. Questa in casa con l’Ascoli sarà più dura.

Perchè?

Perchè dobbiamo cercare a tutti i costi di vincere, perchè cominciamo ad avere qualcosa da perdere se le cose non andassero bene, perchè in un certo senso abbiamo più responsabilità. Di difficoltà ce ne saranno tante, questo è bene ricordarcelo, ma del resto arriviamo da una stagione che ci ha già abituati a tutto. Per questo è giustissimo avere entusiasmo, ma non dobbiamo farci illusioni. La cosa giusta è cercare di giocare per vincere ogni partita.

Dovessi dirlo oggi, per che obiettivo ti esprimeresti?

Dico solo che abbiamo le potenzialità per fare benissimo. E probabilmente anche lo spirito giusto: personalmente non vedevo l’ora, con un po’ di agitazione ma soprattutto con molta curiosità. E con la sicurezza di avere una base solida, costruita bene l’anno scorso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA