Cappelletti segna una doppietta
«In rete con il Padova e laurea vicina»

La bella storia del calciatore nato a Cantù . Studia Mediazione linguistica e ama anche cucinare

Un gol per il Padova e per se stesso. Domenica scorsa Daniel Cappelletti, venticinquenne difensore centrale canturino, ha messo a segno la rete che ha permesso al Padova di espugnare il terreno della Sambenedettese, nel girone B di serie C. Un colpo di testa, su calcio d’angolo, al 34’ della ripresa, che ha consegnato ai pativini i tre punti. «Sono contento per il gol, ma soprattutto per la vittoria:ne avevamo bisogno -spiega Cappelletti -. Dopo la brutta sconfitta a Renate, avevamo bisogno di intascare il terzo risultato utile consecutivo».

La rete però farà bene anche a livello personale. «Anch’io ho iniziato male il campionato -dice il difensore canturino -. Sono partito titolare a Renate, dove non ho fatto bene. Così ho perso la maglia e sono rimasto fuori con il Fano. Ho passato, complice anche il turno di riposo, due settimane bruttissime. Quando non gioco sto malissimo. Però ho continuato a lavorare in allenamento, per farmi trovare pronto e mister Bisoli mi ha ridato fiducia, mettendomi in campo nell’undici iniziale nel derby contro il Vicenza».

Cappelletti però punta a segnare, entro la fine dell’anno, un gol altrettanto importante:la laurea in Mediazione linguistica. «Mi mancano due paragrafi per completare la tesi -confessa -. Sono iscritto alla Statale di Milano, anche se non ho potuto frequentare, visto che sono sempre stato impegnato tra allenamenti e partite, tra l’altro lontano da casa. Ho sempre dovuto studiare da solo, ed è stata dura. Ma adesso vedo il traguardo».

Curioso l’argomento della tesi. E’ sulla differenza tra il calcio italiano e quello inglese, partendo dalla diversità tra le due culture, che porta ad un modo diverso di giocare. Per festeggiare la laurea, si metterà ai fornelli. «Mi piace cucinare. Anche se spesso mi tocca invitare i miei compagni di squadra, che vogliono provare i piatti che pubblico su Instagram».

Cappelletti, che ha sfiorato la serie A a Palermo («E’ stato un sogno:mi sono allenato assieme a Cavani, Pastore e Miccoli», ricorda), vuole arrivarci, ma questa volta per giocarci. «Lo so che ho quasi ventisei anni -conclude - ma voglio continuare a credere nel mio sogno. Intanto voglio dare una mano al Padova per andare in B». 

LA CARRIERA (ha segnato al Como...)

Daniel Cappelletti compirà 26 anni il 9 ottobre prossimo. Inizia nelle giovanili del Como per poi passare al Cantù, dove debutta in Eccellenza. Nell’estate del 2010 il grande salto: lo nota il Palermo che lo porta in Sicilia per la Primavera. Delio Rossi lo fa sedere anche in panchina, in serie A, per una volta. I rosanero lo girano in prestito al Padova (serie B).

Poi, sempre in prestito, il canturino giocherà nel Sassuolo (in B), nella Juve Stabia (in B) e due stagioni nel Sud Tirol (C1). Con i bolzanini ha anche giocato contro il Como segnando al Sinigaglia, nel marzo del 2013, a quattro minuti dalla fine, la rete del definitivo pareggio. Nel luglio 2014 il passaggio al Cittadella, tra i Cadetti. Con i veneti disputa due campionati, con 68 presenze e cinque reti, una retrocessione e un immediata promozione in B. Nell’estate del 2016 lo acquista il Padova, con il quale sta disputando la seconda stagione

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