Cappellini e il blocco della F1
«Il calendario è tutto in forse»

Per il team manager comasco una sorta di auto quarantena ad Abu Dhabi

Nonostante i 28 gradi di media del periodo, il coronavirus è sbarcato anche negli Emirati Arabi Uniti. Aeroporti e scuole chiusi, ma i 93 morti sinora registrati non impediscono alle gente di frequentare le spiagge ed i centri commerciali (i mega “mall” e “trade center”).

A imporsi la quarantena volontaria Guido Cappellini, chiuso in casa ad Abu Dhabi con la moglie Raffaella e il figlio Marco. Anche il Team Abu Dhabi, di cui il comasco dieci volte campione del mondo di Formula 1 inshore è il team manager, ha sospeso qualsiasi attività.

In quarantena anche la motonautica? «Purtroppo sì. Il Mondiale di Formula 1 ha già subito due stop: annullata la gara di apertura in Arabia Saudita in programma questo mese ed è già stata cancellata anche la prossima di Portimao in Portogallo. Al momento il calendario è tutto in forse, in attesa che se ne esca da questa situazione».

Nel 2019 ha raggiunto dieci titoli mondiali in cinque anni da team manager. Cosa si aspetta dal 2020? «Innanzitutto che termini al più presto questo incubo della pandemia. Sono pronto a ripartire domani stesso se fosse possibile. Avevamo già preparato la trasferta in Francia per la 24 Ore di Rouen, che l’anno scorso abbiamo vinto alla grande con Tullio Abbate Junior, Shaun Torrente, Rashed Al Qemzi e Rashed Al Tayer. La gara era in programma ai primi di maggio, ma è stata rinviata ai primi di ottobre». 

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