Cerutti risale ancora
Guadagnata una posizione

Si trova al 19° posto della classifica generale, sempre miglior italiano e miglior privato della Husqvarna

Terminata la tappa più lunga di questa Dakar 2020 i concorrenti rimasti in gara sono 116 moto, 20 quad, 68 auto, 38 prototipi e 44 camion, 268 equipaggi che vedono più vicino il possibile traguardo di venerdì a Qiddiyah.

Una gara prevalentemente su sabbia in questi 981 chilometri della nona tappa, dopo il trasferimento in gruppo per ricordare l’amico scomparso Paulo Goncalves. Ieri la tappa ha preso il via regolarmente e il freddo pungente dell’alba ha “svegliato” i motociclisti che come da regolarmento hanno l’obbligo di partire davanti a tutti, così lasciando la traccia sulla sabbia delle dune, che poi le altre categorie possono seguire.

Come detto anche ieri Jacopo Cerutti con la sua Husqvarna 450 è giunto al traguardo confermando di essere ancora una volta il migliore di piloti italiani in gara. Ha conquistato il 21° posto di tappa, un risultato che non è affatto da sottovalutare, dopo una frazione davvero impegnativa, specialmente per il lungo chilometraggio, dove bisognava guidare con lo sguardo sul road-book e la media decisamente oltre i 100 km/h.

Per Cerutti questo è stato un altro importante tassello che fa parte dell’avvicinamento da parte del pilota del moto club Natale Noseda all’ambito traguardo. Il pilota Husqvarna di Montorfano ha fatto anche ieri un piccolo passo in avanti nella classifica generale che lo vede ora stabile nella top venti con l’attuale 19° posto. Guardando la graduatoria generale si scopre che il comasco è il primo dei piloti privati: una bella soddisfazione, nella prima Dakat in Arabia Saudita, guadagnarsi il “titolo” di privato più veloce.

Anche lui ieri era vestito a strati: in questa edizione per via dello sbalzo di temperature che raggiunge nel pomeriggio anche i 32 gradi, decisamente lontani dai 2/3 gradi del pronti via.

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