Cesana riparte da Piacenza
«È l’ora del salto di qualità»

Il 23enne di Albavilla è reduce da due anni a Casale. «Mi hanno preso per il ruolo di play titolare».

«Il mio obiettivo è sempre quello di salire di categoria vale a dire giocare in serie A. Ma per farlo, devo diventare un giocatore affermato. Finora in questi quattro anni non ho mai avuto la possibilità di giocare titolare e quindi di dimostrare quanto valgo. A giorni però compirò 23 anni ed è l’età giusta per provare a fare il salto di qualità. Il prossimo campionato a Piacenza quindi deve essere il mio trampolino di lancio».

È un ragionamento molto schietto, innanzitutto nei confronti di sé stesso, quello di Luca Cesana, all’indomani del suo trasferimento a Piacenza: la quinta stagione di fila in serie A2 del giovane cresciuto a Cantù deve essere quella della consacrazione.

Dopo il primo anno a Treviglio, il secondo diviso fra Treviglio ed Eurobasket Roma, e gli ultimi due a Casale Monferrato, il giocatore di Albavilla ha quindi accettato l’offerta di Piacenza.

«A Casale avevo il contratto in scadenza - dice Cesana - e intanto la situazione sul passaggio di proprietà non era ancora chiara. Nel contempo ho ricevuto un’offerta molto interessante da Piacenza. Il coach mi ha spiegato che era intenzionato ad allestire una squadra giovane, con voglia di fare, di sacrificarsi e di correre tanto. E cercava uno con le mie caratteristiche, per dargli un posto da titolare. A Casale mi sono comunque trovato bene e ho ringraziato tutti. Però visto il progetto interessante di Piacenza ho deciso di prenderlo al volo, anche perché con i tempi che corrono è meglio non pensarci due volte».

Cesana vanta già 121 partite e 651 punti in serie A2. L’ultima stagione però è stata quella con il minutaggio più basso (14).

«A un certo punto ci siamo trovati in sei per due ruoli» spiega.

Partirà invece titolare a Piacenza, spostandosi da guardia a play. «Mi hanno preso per il ruolo di playmaker titolare, una posizione che d’altronde ho sempre occupato nelle giovanili e anche il primo anno a Treviglio, che per assurdo è stato il migliore. È anche vero che nei tre campionati successivi mi sono specializzato guardia ma è stato più per necessità. Sono perciò consapevole che magari all’inizio farò un po’ fatica, ma poi mi darà grandi risultati. E soprattutto avrò un ruolo di responsabilità: era quello che volevo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA