«Ci tiene in vita la matematica
Non resta che provarci»

Qualche spunto positivo nel ko di Cantù contro Santa Croce. Monguzzi: «Io continuo a crederci».

Una settimana di stop, prima del rush finale. Complici le finali di Coppa Italia, la Libertas avrà una periodo in più per allenarsi in vista delle ultime quattro gare di serie A2.

Obiettivo dichiarato – a dirlo è il capitano, Dario Monguzzi – è «raccogliere quanti più punti possibile», ben sapendo che di qui alla fine del campionato in palio ne rimangono soltanto 12 e che la terzultima posizione, prima valida per la salvezza, è a +11 di distanza.

«Abbiamo un turno di pausa – dice Monguzzi – e questo ci consentirà di allenarci tanto, anche sabato mattina, per cercare di aggiustare ciò che non va e per trovare meccanismi diversi».

L’altra sera, al Parini, qualcosa in questo senso s’è già visto, con Motzo opposto al posto del titolare Poey («ha giocato sicuramente bene», dice il capitano canturino del suo giovane compagno) e la presenza in campo del binomio Mazza-Frattini («hanno fatto bene, dimostrandosi credibili, molto bravi in attacco e toccando a muro», prosegue) anche in considerazione del forfait dello stesso Monguzzi a causa dell’influenza che l’ha colpito nel corso della settimana passata.

«È difficile trovare parole che rincuorino. Io, comunque, ci credo sempre. Cantù, del resto, la sento come casa mia», conclude il capitano della Libertas.

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