Oggi il Lombardia dell’addio di Nibali

L’evento Il passaggio della corsa sul nostro territorio, sulle stradine comasche e lecchesi sarà una festa nella festa. Arrivo attorno alle 16.30

Questo sarà un Giro di Lombardia speciale. L’addio di Vincenzo Nibali al ciclismo, i suo ultimo giro di valzer, il sipario di una grande carriera che scende proprio sullo scenario di Como, aggiunge pathos al pathos, evento all’evento. E dunque, il passaggio della corsa sul nostro territorio, sulle stradine comasche e lecchesi, sino al volteggio finale, nel doppio passaggio da Como, sarà una festa nella festa. E gli organizzatori, sperando di fare cosa gradita, per l’addio dello Squalo, si sono inventati un finale ancora più da fuochi d’artificio della corsa: tre vette, due San Fermo e il terribile Civiglio, nel giro degli ultimi 30 km. Una rumba, una samba, un tricchettracche tutto da gustare.

Como si trasformerà in uno stadio del ciclismo, con buona pace di chi imprecherà in coda. Ma gli Dei del pedale hanno disegnato questo destino per la corsa di casa nostra. Un regalo su cui non si può sputare, anzi da celebrare come una festa, un dono prezioso, una giornata da vivere al massimo, pronti a spellarci le mani.

Ieri a Nibali hanno chiesto della corsa, perché tutti sono convinti che in cuor suo voglia lasciare il segno. Insomma, non solo una passerella, ma una gara vera. Quella che lui ha vinto già due volte, nel 2015 e nel 2017. «Il nuovo finale è un’incognita- ha detto -. Hanno tolto la discesa di Nesso, probabilmente per via dell’incidente di Evenepoel di due anni fa, e adesso c’è una questione: cosa succederà tra il Ghisallo e Como? Le squadre forse avranno tempo per risistemarsi, forse all’imbocco della prima Valfresca ci arriveremo in tanti e sarà una corsa a prenderla per primi. Insomma, percorso nuovo, vediamo».

Dei 38 anni di vita vissuta, li festeggerà il 14 novembre prossimo, 28 li ha trascorsi in sella a una bici, pedalando a tutta e, per scelta, a volte pure controvento: 10 gli sono serviti per crescere, nelle categorie giovanili, e 18 sono stati di successi da professionista. Vincenzo Nibali è l’ultimo eroe di un ciclismo votato sempre meno alla poesia e sempre più alla prosa. Gli hanno chiesto una graduatoria delle sue gioie: «Tour, Sanremo e Lombardia», ha detto, ma forse si è anche stancato di rispondere a queste domande. «Il pensiero al ritiro? Sì, solo una volta: mentre preparavo la valigia l’alta sera, e mi sono detto che sarebbe stata l’ultima. Ma è stato un attimo». La malinconia è solo nei tifosi e negli appassionati. Lui è già orientato alle prossime sfide.

Nonostante l’ampia copertura mediatica, sono in molti (tra i non appassionati) ad arrivare al sabato del Lombardia impreparati all’evento. Basta sentire le domande che la gente fa nei giorni precedenti. Due soprattutto: Passa da casa mia? A che ora chiudono le strade? Il Giro farà ingresso in città arrivando da Asso-Canzo tra le 15.45 e le 16.30 e occuperà il suolo della convalle per circa un’ora. Le strade che saranno interessate dalla corsa chiuderanno attorno alle 14.30, un’ora prima circa del passaggio, e questo vale anche per i tratti fuori città. Guardando la tabella qui sotto ci si può regolare. I ciclisti arriveranno da via Rienza, poi affronteranno il lungo Cosia, Viale Innocenzo, la Valfresca, via Bellinzona, Lungo lario Trento per un primo passaggio sul traguardo, poi imboccheranno via Manzoni, via Dante, via Tommaso Grossi e la salita di Civiglio per poi tornare da via Rienza con lo stesso percorso del primo giro. Dalle 18 le strade dovrebbero essere riaperte.

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