Omaggio a Casartelli. Al Portet d’Aspet

Ricordo La data, quella del 18 luglio 1995, rimarrà per sempre scolpita non soltanto nella storia del ciclismo ma chi lo ha conosciuto

La data, quella del 18 luglio 1995, rimarrà per sempre scolpita non soltanto nella storia del ciclismo, ma anche nei cuori di chi l’ha conosciuto, o quantomeno ne ha sentito parlare.

Quel giorno di 27 anni fa, infatti, Fabio Casartelli lasciava per sempre la sua famiglia e quella passione per la bicicletta che l’aveva portato sul trono olimpico poco meno di tre anni prima, a Barcellona 1992.

Una vittoria, l’oro alle Olimpiadi, che lo consacrò tra i campioni indiscussi del pedale, un successo di cui quest’anno ricorre il trentennale e che ad Albese con Cassano, il suo paese, si ricorda nella piazza dedicata agli Olimpionici albesini, nel centro civico che porta proprio il nome di Casartelli e nel monumento all’oratorio.

Quest’ultimo, peraltro, è uguale a quello posto sui Pirenei francesi, lungo la maledetta discesa del Portet d’Aspet durante la quale una rovinosa caduta nel corso del Tour de France lo portò via a nemmeno 25 anni d’età.

Lì, ogni anno, la Fondazione Fabio Casartelli organizza una trasferta per rendere omaggio allo sfortunato atleta albesino. L’ha fatto anche quest’anno, con il consueto passaggio a Saint-Girons, paese dal quale partì la tragica tappa di 27 anni or sono, e l’immancabile abbraccio con Roue Libre, l’associazione francese che da allora, in memoria di Fabio organizza una corsa.

Ad Albese con Cassano, una messa in suffragio si terrà nella chiesa parrocchiale di santa Margherita alle 20.30 di lunedì.

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