Travella, una stagione speciale
«Mi è mancato solo l’Italiano»

Per il corridore di Faloppio il successo nel Giro d’Italia e nel Master Cross Allievi. «Adesso ho un anno per preparare lo sbarco tra gli Juniores». Correndo su strada

Il suo «tutto bene» all’inizio della discussione tradisce giusto quel «po’ di rammarico» per non aver suggellato con la classica ciliegina sulla torta una stagione 2021 che, a prescindere dall’ultimo atto prima del sipario conclusivo, è stata comunque speciale.

L’Italiano di categoria, quello degli Allievi 2° anno, gli è infatti sfuggito via proprio d’un soffio, con il secondo posto finale che non ha fatto sorridere appieno Nicholas Travella, comasco di Faloppio già vincitore della Maglia rosa di ciclocross e del Selle Smp Master Cross, ossia quanto di più prestigioso c’è in Italia di questa specialità.

«Ho pensato – commenta Travella - alla stagione: ho vinto i due circuiti più importanti e, dunque, mi sono tirato su. Per il momento con il ciclocross mi fermo, poi, dopo due o tre settimane di stacco per riposarmi, a febbraio tornerò ad allenarmi per la strada».

Svolta

Il 2022, per lui, sarà un’annata di svolta. Da Allievo al 2° anno, infatti, saranno soprattutto i risultati a determinare l’eventuale interessamento di una squadra importante per il successivo passaggio tra gli Juniores. Ci sarà, insomma, di che impegnarsi con la maglia della Cicli Fiorin per sperare, nel 2023, di approdare a un team competitivo in cui sbocciare definitivamente.

«E’ mia intenzione fare bene per trovare una buona squadra con la quale correre tra gli Juniores. L’aver appena terminato la stagione di ciclocross, in questo senso, sarà un vantaggio sia in termini di tecnica sia per quanto riguarda gli stimoli a fare bene nel prossimo futuro», sottolinea.

Caratteristiche

Da passista-scalatore come lui stesso si definisce, Travella sa che dovrà affrontare gare un po’ più lunghe rispetto al ciclocross, ma anche che ci sarà tutto il tempo per prepararsi a dovere per gli appuntamenti più decisivi dell’anno, uno su tutti l’Italiano del prossimo luglio.

«Sarà importante – continua l’atleta di Faloppio - gestire bene i sei mesi di gare, con l’obiettivo di ottenere i migliori risultati possibili. Difficile, oggi, prefiggersi qualcosa di chiaro: dopo le prime apparizioni, quando avrò capito quale potrà essere il mio ruolo nelle gare anche in raffronto agli avversari diretti, sarà tutto più semplice da affrontare».

«Percorsi ondulati, possibilmente con strappi», queste le corse che ritiene più si addicano alle sue caratteristiche, con l’idea che la strategia migliore per vincere qualcosa possa essere «portar via un gruppetto e giocarsela all’arrivo», piuttosto che attendere in gruppo le volate conclusive.

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