Commentatore comasco
per la lotta da Tokyo

Maurizio Casarola, accanto al giornalista Dario Puppo, seguirà, per Discovery plus, il torneo di Tokyo con la speranza di esultare per Chamizo

È comasca la voce del commento tecnico delle gare di lotta alle Olimpiadi.

Maurizio Casarola, accanto al giornalista Dario Puppo, seguirà, per Discovery plus, il torneo di Tokyo con la speranza, nemmeno tanto nascosta, di esultare per il probabile oro di Frank Chamizo, in gara domani. «E’ il più forte al mondo -dice il comasco, che oggi compie 57 anni -. Sarebbe una delusione, se non vincesse. Vale molto di più del bronzo di Rio, anche se è dovuto passare alla categoria di peso dei 74 kg. Pensate che ha iniziato a vincere a 18 anni, nei 55 kg e da allora ha conquistato il mondiale nel 2015 nei 65 e nel 2017 nei 70, che non è diventata categoria olimpica. Ha “scalato” quattro categoria e non è da tutti».

Si “scalda” Casarola quando parla dell’italo-cubano, sul quale ha anche scritto un libro, ma sa che un oro olimpico permetterebbe un salto in avanti pazzesco per la lotta. «E’ la madre di tutti gli sport da combattimento -spiega -. La più antica, tanto che era già praticata dai Sumeri, più di cinquemila anni fa. Ed è nata per gioco e non come erroneamente si pensa, per difesa».

Il suo amore per la lotta è iniziato a 15 anni, quando ha iniziato a praticarla. «A Como c’era il vuoto assoluto e non c’era nessun mentore -ricorda -.Mi sono dato da fare e ho cercato di dare vita ad un movimento».

Da atleta Casarola ha vinto a livello interprovinciale, in Coppa Italia ed ha intascato diverso podi negli assoluti. Ma è da tecnico che il comasco ha dato il meglio: nella sua bacheca sono entrati ben 21 titoli italiani, in tutte le categorie, dagli Esordienti ai senior.

Nel 2012 ha iniziato la carriera di commentare, con le Olimpiadi di Londra, con Sky. Quattro anni dopo a Rio ha fatto il commento tecnico alla Rai e adesso eccolo con Discovery. «Sicuramente è più difficile allenare - conclude Casarola -. Commentare è una passione. Mi piace. Grazie al cielo ho una buona memoria e poi mi piace documentarmi».

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