Como avanti senza fretta
«Scegliamo con calma»

Gattuso: «Mi è piaciuta la soluzione con Bellemo posizionato sulla destra capace in fase offensiva di trasformarci in una sorta di 4-3-3»

Era l’ultima prova prima del via ufficiale, anche se in un certo senso le vere prove generali devono ancora arrivare. Perchè il Como che sabato ha battuto in amichevole il Renate deve ancora completarsi, deve recuperare chi l’altro giorno è rimasto seduto, deve aggiungere nomi nuovi, soprattutto al suo attacco.

Ma alla pazienza di Giacomo Gattuso - «meglio scegliere con calma, ma bene» - si uniscono comunque anche le prime soddisfazioni. Perchè, dice Jack, «anche in questa partita, pur dandole il valore che può avere un’amichevole di agosto, a livello generale ho visto solo cose positive». Per esempio, e non è un particolare da poco, «la personalità, il modo di stare in campo. La ricerca della cura degli aspetti tattici su cui stiamo lavorando, la voglia di proporre idee di gioco. E’ vero, non abbiamo creato moltissime palle gol, ma l’interpretazione generale è stata buona, l’impegno è tanto da parte di tutti».

Le novità da valutare, inteso come nuovi giocatori, erano poche, «ma è il loro modo di ambientarsi velocemente nel gruppo che mi piace, e anche questa non è una cosa da poco». Le scelte sono ancora inevitabilmente condizionate dalle situazioni singole di condizione, Gattuso ha potuto cambiare tra un tempo e l’altro solo la coppia centrale difensiva, «e tutti sono bravi, tutti possono giocarsi il posto, considerando che oltre a loro quattro c’è anche Varnier». Diverso è il discorso dell’attacco, il reparto dove nelle prossime settimane ci sarà da lavorare di più, visto che sono attesi ancora due giocatori. «Sì ma l’importante è non sbagliare, è trovare gli elementi adatti caratterialmente e capaci di capire velocemente quello che chiedo. Preferisco aspettare, ma avere poi i giocatori giusti».

In mezzo al campo, invece, spunta anche qualche idea nuova, non solo legata alla necessità. «Mi è piaciuta la soluzione con Bellemo posizionato sulla destra. Ovviamente non è un vero e proprio esterno, ma in questo caso una mezzala, che può consentirci in fase offensiva di trasformarci in una sorta di 4-3-3», nello specifico con H’Maidat centrale e Arrigoni mezzala sulla sinistra, avanzando l’esterno sinistro ad affiancare l’attacco. «Un’idea che già volevo provare e che può essere riproponibile». Un’evoluzione diversa, dunque, anche per chi Gattuso conosce benissimo. Come è stato per Iovine, prima esterno basso poi alzato sino ad arrivare al gol.

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