Como, capitan Bellemo scalpita
«Guardiamo avanti, niente fa paura»

La lezione di ottimismo di uno dei leader della squadra azzurra

Il capitano freme, ha voglia di tornare in campo. Ma l’inossidabile Alessandro Bellemo a Cremona non ci sarà, caso rarissimo. Il suo 2022 comincia con una squalifica, dopo un anno straordinario. Che lo ha consacrato tra gli uomini più importanti di questo Como, anche, se non ancora di più, in serie B.

Buongiorno capitano, che ripresa ti aspetti? Questo ritorno del problema Covid quanto vi ha turbato e disturbato?

Più che altro ci ha stancato, come tutti. Siamo stufi più che preoccupati. La cosa che ci premeva più di tutto, però, era poter riprendere nel modo giusto, allenandoci bene. E per fortuna ci stiamo riuscendo, ci siamo praticamente tutti, stiamo bene, e ora abbiamo anche la terza vaccinazione. Forse stavolta il peggio lo abbiamo evitato.

Due partite in meno alle spalle, due davanti in più. Ma forse questa interruzione è arrivata nel momento giusto, un po’ di stanchezza è stata smaltita.

Sinceramente io avrei preferito giocare subito in dicembre anche le altre due gare, non credo che la squadra fosse in affanno, dall’interno non ho avuto questa impressione. Certo, è fisiologico che dopo un periodo intenso si senta il bisogno di riposare. Succedeva in C, figuriamoci in B dove tutto è molto più faticoso...

Quantomeno però ora potete recuperare qualche uomo in più.

Certo, questo sì. Dicembre è stato un mese duro anche per via di quegli infortuni, soprattutto quello di Moutir. Ma noi siamo stati bravi a non cercare alibi, a non lamentarci. A questa squadra non fa paura nulla, lo abbiamo già visto anche l’anno scorso.

Lo sai che mister Gattuso ha indicato Bellemo come giocatore rivelazione della serie B di questa prima parte di stagione?

E ne sono felicissimo. Sono sorpreso anch’io in positivo da me stesso, sinceramente. Sono molto contento di come stanno andando le cose, soprattutto per i miei gol che sono stati determinanti per il risultato. Un centrocampista deve provare a segnare, ma non ha l’assillo della rete. Quindi quando succede è ancora più bello, specialmente se serve per il risultato.

Ma il tuo girone di andata è anche tanto altro, il tuo 2021 è stato davvero straordinario.

Mi godo il momento, misurarmi con la B per me era ed è una bella sfida. Sapevo e so di avere intorno tanta fiducia, ma confermarsi non è mai facile. E in ogni caso, io penso a quello che ho davanti, perchè se non continuo a fare bene il 2021 resterà solo un bel ricordo, e non servirà a niente.

Quello che avete fatto, però, a cominciare dalla buona posizione di classifica è comunque qualcosa di indispensabile per affrontare bene il girone di ritorno.

Certo che sì. E’ una buona posizione che non va sciupata e va sfruttata per giocare con la mente più libera, senza paura. E non avere pressioni troppo forti o tensioni negative è una condizione vantaggiosa importantissima. Il che non significa però perdere concentrazione, perchè scivolare è un attimo. Quindi sereni sì, ma tranquilli mai.

La società vuole rinforzare il vostro reparto, più per questioni di numeri che per dubbi sugli attuali titolari. Che ne pensi?

Sono d’accordissimo, anche perchè la B comporta un impegno maggiore di sforzi. Io per esempio non sono mai arrivato così presto alla quinta ammonizione, e mi dispiace. Ma è chiaro che in B ci sono anche giocatori più abili nel farti prendere il cartellino. Più che per questo, però, credo sia anche indispensabile avere un giocatore in più nel mezzo se occorre, per esempio, un cambiamento tattico, al di là di problemi di infortuni o squalifiche. E’ giusto che il mister abbia più armi, più possibilità di scelta.

A Cremona starai fuori, è davvero un caso raro.

L’ultima volta è successo a Novara, l’ultima partita dell’anno scorso, che per fortuna non contava. Ero riuscito a fare un capolavoro, prendendo il quinto giallo della stagione nei minuti di recupero contro l’Alessandria. Sabato soffrirò, mi sa che non riesco a guardarla a casa, penso che andrò lì, in tribuna. Magari con Gori, se ancora non sarà convocato, perchè anche lui non ce la fa a stare lontano...

L’anno scorso proprio gennaio fu il mese determinante in positivo. Stavolta?

Vero, ma è comunque un periodo particolare, il mercato porta a cambiamenti, avversari con stimoli nuovi, non sarà semplice. Io mi guardo sempre indietro, se chi è dietro perde sono più contento. Però è sempre un peccato anche porsi dei limiti. Questa squadra può vincere contro tutti, continuiamo a pensare questo, gara dopo gara. Senza perdere energie in altri pensieri.

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