Como, che festa sia
Ma con i tre punti

La squadra per la prima volta in questa stagione gioca al Sinigaglia

Arriva il Pavia, azzurri favoriti. L’allenatore Andreucci: «I tifosi la nostra arma in più»

Che festa sia. Sugli spalti e, possibilmente, anche in campo. Domenica riapre il Sinigaglia - per la terza stagione consecutiva in netto ritardo -, i tifosi sono pronti a riabbracciare la squadra “in casa”. Perché c’è una bella differenza tra Seregno e Como e questo valore aggiunto sugli spalti, come tanti amano chiamarlo, dovrà pesare.L’occasione è anche importante, perché alle 15 c’è Como-Pavia, una sfida da serie C, considerato il comune passato delle due squadre, una partita comunque sentita da entrambe le tifoserie.

E c’è anche, per il Como, la necessità di tornare alla vittoria dopo il pareggio di domenica contro un Derthona non proprio irresistibile.Davanti corrono – Caronnese e Gozzano viaggiano a punteggio pieno -, quindi è necessario non staccarsi troppo. «Siamo felicissimi di poter tornare a giocare al Sinigaglia – ha detto mister Antonio Andreucci -, e mi aspetto che i tifosi ci diano l’aiuto che finora ci hanno sempre garantito. Detto questo dobbiamo fare molta attenzione. Il Pavia è una squadra giovane, ma molto intraprendente: è un’avversaria che ci terrà concentrati tutta la partita».

I temi, quindi non mancano. E anche le soluzioni nuove, specialmente in un attacco che ritroverà Guazzo titolare dopo la squalifica («è molto motivato, non è al 100 per cento, ma deve dimostrare tutto il suo valore») e che accoglie l’ultimo arrivato, Fall: «Sono felice che sia arrivato lui, è un giocatore diverso da Guazzo, perché può anche essere utile in fascia, mentre Matteo è più un giocatore d’area. Avere una coppia così forte fisicamente, tornerà sicuramente utile quando tra, non molto, ci saranno campi pesanti. In coppia? Certo, possono coesistere, ma solo quando saranno pronti e, con loro, anche la squadra con un cambio di modulo: dal 4-2-3-1 al 4-4-2 il passo è breve».

Per ora, quindi, si parte con Guazzo. Possibile anche una staffetta con Fall, in uno sistema di gioco che, salvo sorprese, dovrebbe essere ancora il 4-2-3-1: «Giochiamo per la prima volta con una punta vera di riferimento, che avrà come supporti Bradaschia, Molino e Petrilli. Mi aspetto una risposta importante dopo Tortona, in cui siamo stati in partita per 80 minuti. Dobbiamo imparare a starci per 96, ma senza frenesia e con grande attenzione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA