Como e il mercato
Avanti ma piano

Un mercato da “non aggredire”, dice il ds del Como Carlalberto Ludi. Ma qualcosa potrebbe anche accadere in queste trattative di gennaio

Un mercato da “non aggredire”, dice il ds del Como Carlalberto Ludi. Ma qualcosa potrebbe anche accadere in queste trattative di gennaio, appena avviate e già entrate nel vivo per diverse società. La storia del resto insegna che spesso sono gli ultimissimi giorni a regalare colpi interessanti, specie quando, come nel caso del Como, non ci sono esigenze o obiettivi specifici.

«Non abbiamo fragilità particolari in questa rosa, che ci soddisfa come qualità e come quantità – dice Ludi -, perciò possiamo anche attendere e valutare nel corso di queste settimane se ci sarà effettivamente qualche opportunità per migliorarci, perchè migliorare è sempre possibile e qualche occasione giusta potrebbe anche presentarsi».

I presupposti comunque sono chiari: la società non intende investire più del necessario in questo mercato, e tutto sommato è un ragionamento logico. Per entrare nei playoff basta arrivare decimi, spendere grosse cifre per guadagnare due o tre posizioni, in un campionato la cui vincitrice è praticamente già designata, avrebbe anche poco senso. «Cambiare, prendere giocatori tanto per farlo, potrebbe anche essere controproducente quando un gruppo funziona e lavora in armonia», ricorda anche Ludi. Che però non chiude la porta a qualche possibilità.

L’attenzione maggiore potrebbe essere sull’attacco, il reparto che potrebbe eventualmente necessitare di rinforzi. A centrocampo e in difesa i giocatori abbondano, e soddisfano in pieno. Là davanti potrebbe mancare qualche gol, “ma non prenderemo giocatori in più, non avrebbe senso”, dice Ludi.

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