Como eliminato da un rigore dubbio
Fissore: «Solo un contatto»

Parla il difensore che secondo l’arbitro ha provocato il fallo che ha determinato il penalty, decisivo per il Venezia, in Coppa Italia

Rabbia, tantissima rabbia. Quel rigore fischiato l’altra sera al Venezia è stato il modo peggiore per uscire dalla Coppa Italia. Matteo Fissore, giocatore che l’arbitro ha ritenuto colpevole del fallo, cerca però di calmare o perlomeno mettere da parte le polemiche.

E racconta la sua versione dei fatti. «Onestamente, c’è stato un contatto tra noi due ma molto leggero. Io stavo andando verso la palla, l’avversario ha messo il piede davanti al mio ed è caduto senza che io l’avessi spinto. Non mi pare proprio che si possa fischiare un rigore così, e soprattutto in un momento del genere, così delicato, quando ormai mancava poco anche alla fine dei supplementari, una decisione così dubbia e discutibile non andrebbe presa. Il rigore non c’era. Detto questo, personalmente non sono tipo da polemiche. Preferisco trarre da questo fatto qualche insegnamento, su come devo comportarmi e sulle situazioni da evitare».

Insomma, Fissore l’ha presa con filosofia. E ora si concentra sulla prossima avversaria di campionato, l’Alessandria. E nessuno più di Fissore la conosce, visto che nella prima parte di stagione era lì.« E penso che l’Alessandria sia più forte del Venezia. La cosa che accomuna entrambe è avere un organico ampio e di alto livello, praticamente hanno due squadre. Mancherà Gonzalez, che è il più pericoloso, ma resta una squadra eccezionale, molto forte in tutti i ruoli. Sono pronto a dare consigli ai miei compagni sulle loro caratteristiche, ma non saprei sinceramente individuare molti punti deboli. Sarà una grande partita da giocare, io poi ho anche qualche motivazione in più. Ricordiamoci comunque che non sono imbattibili. La dose si sfortuna speriamo di averla esaurita in Coppa. Ma stiamo attentissimi in area di rigore, non si sa mai...».

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