Como: il primo rinforzo
L’attaccante Santi

Ufficializzato un nuovo acquisto: il centravanti dell’Adriese a disposizione da martedì. Tutti i nomi dell’imminente secondo colpo

È Riccardo Santi il primo nome certo nella lista dei nuovi arrivi per l’attacco del Como. Santi, ventisette anni, arriva dall’Adriese, società del girone C della serie D. Vecchia conoscenza di Corda, che lo ha avuto giovanissimo nell’Alghero e qualche anno più tardi al Savona, Santi ha giocato soprattutto in serie D ma ha anche qualche stagione tra i professionisti, come l’anno scorso al Renate dove però fu poco impiegato, segnando un solo gol. Decisamente più corposo il suo bottino di reti nelle due stagioni precedenti, con sedici reti nella Clodiense e 17 nella Union Ripa di Feltre.

Ma il nome di Santi, come promesso dalla società, non sarà certamente l’unico. Anzi, nonostante sia stato il primo a essere reso noto - visto che ha già sistemato la situazione con l’Adriese, con cui in questa prima parte di stagione ha segnato quattro gol -, si unirà al gruppo dalla settimana prossima. Qualcuno potrebbe anche arrivare prima, forse oggi stesso – primo giorno ufficiale del mercato che si chiuderà venerdì 15 -, visto che l’idea del Como era di impiegare un nuovo elemento già domenica con l’Olginatese. Ma non è detto che la cosa possa riuscire visto che non tutte le trattative sono semplicissime.

Uno dei nomi che potrebbero interessare il Como è quello di Adriano Marzeglia, del Rezzato. Trentun anni, venti gol due stagioni fa con il Piacenza in serie D, l’anno scorso anche lui al Renate, anche lui con una lunghissima carriera prevalentemente nei dilettanti. Altro nome che piace è quello del brasiliano Mateus Ribeiro Dos Santos, 27 anni, che in questa stagione ha già messo a segno nove gol con l’Avezzano. E poi Manuel Pera del Taranto, 33 anni, superbomber nelle ultime stagioni con 30 gol nel Rimini, 28 nel Delta Calcio Rovigo, 23 l’anno scorso con il Matelica. Restano comunque di attualità anche i nomi già fatti dell’argentino Gustavo Ferretti dell’Imolese e di Giuseppe Meloni della Nuorese.

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