Como: iniziato il raduno
Gruppo di 30 ad Arona

Un ritiro senza allenatore e senza categoria. Un gruppo però c’è. Non si capisce bene la percentuale tra giocatori definitivi e giocatori in prova.

Non c’è il casting dello scorso anno. Ma quello di Arona di oggi è un altro raduno “sui generis” della storia del Como. I ragazzi arrivano alla spicciolata, con i loro borsoni in spalla, molti in età da gita scolastica, qualcuno accompagnato dai genitori. Un ritiro senza allenatore e senza categoria. Un gruppo però c’è. Non si capisce bene la percentuale tra giocatori definitivi e giocatori in prova. Però è ovvio che c’è una base da cui partire. Facce note: quella di Cicconi, sorriso da fotomodello, dà il cinque a tutti come si fa con i compagni di scuola. Arriva il bomber Gabrielloni, uno dei nomi pesanti ad essere rimasti. Così come arriva il capitano designato Gentile, leggera barba incolta, capelli freschi di gel: «Nella nostra testa, partiamo per fare la serie C. Non è un problema di illusioni o di ottimismo. E’ un problema di approccio al lavoro. Per noi domenica c’è la prima partita, e dal primo minuto che scenderemo in campo per allenarci, dovremo dare il massimo senza esitazioni e senza alibi. Io poi, ance se il Como dovesse restare in D, sarei convinto come prima. Il salto l’ho fatto l’annon scorso quando ho lasciato Siena per venire a Como n D e molti colleghi mi davano del matto. Però sentiamo quelo che dice la società e siamo convinti che ci sarà il salto in avanti». Poi ecco Buono, Anelli, Bovolon, Loreto, Fusi, Gobbi. E tanti ragazzi giovani in prova. In attesa della categoria.

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