Como, la sai l’ultima sul campo?
Dopo i grillitalpa, adesso le api

Il campo è disseminato di insetti volatili e pungenti che ronzano allegramente attorno ai cespuglietti di varia natura.

La passeggiata sul prato del Sinigaglia di ieri, mentre parlavamo con Banchini, ha fatto saltare all’occhio un fenomeno strano: le api. Il campo è disseminato di insetti volatili e pungenti che ronzano allegramente attorno ai cespuglietti di varia natura. Sì perché oggi il prato non è un manto uniforme, ma un po’ dissestato.

Per forza: la strategia era quella di sostituirlo con il sintetico, e dunque, al di là dell’ordinaria amministrazione e della rasatura effettuata dal mitico Biondi, non si va. Il campo si porta dietro le cicatrici di anni di incuria. Durante i fallimenti e poi nelle stagioni messe insieme all’ultimo momento, il campo era stato lasciato abbandonato a se stesso, con erba alta e cespugli di insalata. Nessun dubbio che poi fosse stato fatto un ottimo lavoro nel rimetterlo a posto per le partite, ma certo quei lunghi periodi di incuria devono aver lasciato il segno. Non si spiegherebbe altrimenti perché non si riesce a far tornare il Sinigaglia perfetto e levigato per tutta la stagione. Servirebbe un lavoro di restilyng profondo.

E nelle pagine di cronaca avete letto come sia adesso l’obiettivo della società. Le api ci hanno ricordato quel tempo in cui il campo era infestato dai grillitalpa e ci fu bisogno di un intervento massiccio per estirparli.

Certo per i giocatori c’è un insidia in più: bisogna far attenzione a dove si cade...

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