Como, la scossa dell’adunata all’alba
Molino: «Il messaggio è arrivato»

Il trequartista è uno dei giocatori più esperti del Como e conosce bene Corda

Momento no per il Como, eliminato - senza drammi - dalla Coppa Italia e battuto dal Seregno in casa. Le prime si allontanano e la sconfitta di domenica ha provocato una reazione dura della società, con l’adunata fissata il lunedì mattina. Un fatto insolito, clamoroso. Ma che a quanto pare è servito.

Daniele Molino, 30 anni, è uno dei giocatori più esperti del Como. Conosce bene Ninni Corda, sa come la pensa ed è convinto che la reazione ci sarà. Personale e collettiva. Lui, trequartista, esterno, ora adattato a mezzala, è perfettamente conscio del fatto che il momento non è semplice.

«Nell’arco di una stagione, può capitare una giornata storta, anche se non dovrebbe - sostiene -. Meglio ora che a fine campionato, ma di una cosa sono e siamo tutti convinti: abbiamo esaurito i bonus, non possiamo più sbagliare così clamorosamente». Anche per il jolly sardo non è un periodo brillantissimo: «Fino a domenica ero abbastanza contento, di me. Contro il Seregno ho avuto un calo fisico e ne ho risentito, non stavo bene e ho accusato il colpo. Ma da una prestazione negativa deve sempre nascere qualcosa di positivo: ho voglia di riscattarmi e di dimostrare che posso fare di più. Mi sto adattando volentieri al ruolo di mezz’ala, diciamo che più vicino alla porta rendo forse di più: negli ultimi tre anni, a Olbia e Nuoro in serie D, da esterno ho segnato 50 gol».

Per dare una scossa, la società ha pensato bene di farvi ritrovare di prima mattina per discuterne… «Quello che ci siamo detti deve rimanere una cosa tra noi, la società e lo staff. Ma posso dire che il messaggio è arrivato forte e chiaro. Sinceramente una reazione nel gruppo c’è stata, siamo ripartiti carichi. No, non è stato un monologo, hanno parlato in tanti. E vorrei dire chiaramente, perché ho sentito strane voci al riguardo, che il gruppo è unitissimo e segue il mister e tutte le indicazioni della società».

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