Como, l’attaccante Gabrielloni
«Non ho dubbi: resto anche in D»

L’attaccante: «Qui mi sono trovato benissimo, felice di rimanere aldilà della categoria»

Alessandro Gabrielloni ha già scelto. Como, comunque vada. Il bomber che ha riacceso le speranze biancoblù nella seconda parte della stagione si è già accordato con la società. Qualsiasi cosa accada, qualunque sia la categoria, è convinto di voler restare qui. E per il Como è già un bel punto di partenza, indipendentemente da quale sarà la categoria di gioco: serie D o serie C.

Un sì, senza il minimo dubbio?

Certo. Perchè a Como sono stato poco, ma molto bene. Tre mesi e mezzo molto intensi e molto positivi.

Che probabilmente hanno portato anche a suscitare l’interesse di qualche altra squadra...

Ho ricevuto qualche offerta, ma sin da subito, appena finito il campionato, avevo già deciso che il Como sarebbe stata e la mia priorità. Indipendentemente dalla categoria.

Che non è un particolare secondario per un giocatore di 24 anni...

Certo che no. Ma ho scelto questo progetto e voglio proseguirlo. Se sarà in serie C tanto meglio, ovviamente. E sarebbe molto stimolante. Altrimenti sarà comunque altrettanto interessante, perchè stavolta il campionato di serie D vogliamo vincerlo.

A proposito, mai ripensato in queste settimane alla grande occasione persa?

E’ rimasta una grande delusione, certo. Ma nessun rimorso, almeno per quanto mi riguarda ma credo valga per tutti. Perchè sappiamo di aver fatto tutto il possibile.

Ripensarci è normale, ma è passato. A me interessa il futuro, e sono contentissimo di essere stato tra i primi giocatori a essere richiamato.

Ed è anche la prima volta da qualche anno che ti fermi nello stesso posto.

Sì, diciamo che anche questo ha pesato un po’ nella mia decisione, perchè non ho più voglia di ricominciare da zero ogni volta.

Sono stato bene a Como, la piazza è importante, e in più una parte del lavoro è comunque già fatta. Non c’era motivo per aspettare, non mi piacciono particolarmente i periodi di mercato, quando tutto è incerto. Non vedevo l’ora di avere questa certezza.

Anche se si comincerà a lavorare senza la certezza più importante, quella della categoria?

Ho già vissuto una situazione simile due anni fa, con la Cavese. Volevano il ripescaggio, poi non sono riusciti a ottenerlo. Intanto però ci si prepara nel miglior modo possibile, non è lavoro inutile.

E questa volta ho molte più speranze, l’idea di poter fare la C mi sembra decisamente più probabile. Ed è anche questo, certamente, uno dei motivi per cui ho scelto di restare.

Undici gol in sedici partite, una media super.

Per il Como averti dall’inizio può essere davvero un’arma importantissima, e la vetrina della C un’opportunità notevole per la tua carriera...

Mi sono sentito da subito a mio agio, e sono riuscito a sbloccarmi presto. Sono molto contento, e ho voglia di dimostrare che posso fare la C, dopo qualche esperienza non molto positiva negli anni scorsi. Per questo proseguire una strada già iniziata credo possa essermi molto utile.

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