Como, penultima curva
Arriva la Virtus Bergamo

Ora ci siamo, il suo Como è lì, pronto a dare il colpo più forte sul pedale, perché sarà un arrivo al fotofinish con il Mantova a -2 punti

La volata è iniziata, siamo agli ultimi metri di rettilineo. Il paragone con il ciclismo, tanto caro a mister Banchini, è presto fatto. «Giù la testa, ginocchia strette e guai a voltarsi»: con il passare delle giornate, Banchini questa volata e questa metafora ciclistica l’ha fatta sempre più sua. Ora ci siamo, il suo Como è lì, pronto a dare il colpo più forte sul pedale, perché sarà un arrivo al fotofinish con il Mantova a -2 punti. Difficile prevedere finali diversi, ma l’esperienza – anche quella recente - insegna che non bisogna dare nulla per scontato, nel bene e nel male.

Oggi alle 15 il Sinigaglia vivrà la sua ultima partita di campionato – ma riaprirà comunque per il post season, che sia poule scudetto, che siano playoff -, prima del gran finale in trasferta contro la Caronnese. Il Como ospita la Virtus Bergamo sesta, formazione salva da mesi, ma che ha fallito l’accesso alla zona playoff – il discorso qua è blindato dalle cinque regine Como, Mantova, Pro Sesto, Rezzato, e Caronnese -: l’ultimo “desiderio” prima del rompete le righe potrebbe essere proprio quello di fare bella figura a Como. Se la voglia dei bergamaschi di farsi apprezzare è certamente rispettabile, le motivazioni del Como appartengono però a una categoria superiore e non paragonabile. Perché qua c’è in gioco tanto, tantissimo: c’è da preparare il terreno – fuor di metafora, conquistare la promozione – per un futuro che si preannuncia carico di novità, con l’arrivo della nuova dirigenza. Impossibile, vietatissimo quindi sbagliare. A 180’ dal termine sarebbe il peggiore degli autogol.

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