Como-Pisa che match
E muovono le torri

Arriva una delle squadre che puntano alla serie A. Interessante la sfida tra le punte Cerri e Lucca

Più si avanza e più le difficoltà aumentano. Difficoltà intese come ostacoli, incidenti di percorso.

Ma più si avanza e più si alza la resistenza del Como e la sua capacità di reagire. La partita di mercoledì a Cittadella, una delle più difficili da raddrizzare anche per un po’ di fatica da parte dei ragazzi di Gattuso nel mettere in pratica il loro abituale modo di giocare, ne è stata un grande esempio.

Così va affrontato dunque oggi pomeriggio il Pisa, pensando a questo, e senza fasciarsi la testa per il valore dell’avversario, per le assenze forzate, né per le difficoltà che oggi il tecnico si trova a dover affrontare anche solo per scegliere gli undici da mandare in campo.

Intanto, non ci sono solo brutte notizie. C’è per esempio il ritorno di Cerri in attacco, che non è poca cosa.

In una squadra che comunque riesce sempre a segnare, questo è un importante sostegno in più, per le sue qualità e per la sua esperienza nell’affrontare avversari di un certo tipo.

Perchè la forza del Pisa è soprattutto la sua difesa, la meno battuta del campionato. Che però adesso si scontra con un attacco multiforme, con tutti i giocatori che stanno segnando con regolarità, capaci di trovare soluzioni e guizzi anche nei momenti più duri.

La sfida di oggi è quella di riuscire a farlo anche con un assetto insolito, forse da cima a fondo. Insolito soprattutto dietro, dove c’è da inventarsi, in un certo senso, un esterno sinistro.

E se l’idea fosse quella che appare più probabile, cioè impiegare Iovine in quel ruolo, gli effetti arriverebbero su, fino alle punte. Perchè in questo caso come esterno alto a destra la soluzione non può che essere quella di schierare Zito Luvumbo. Altra ipotesi, quella di proporre come esterno sinistro basso Bovolon, lasciando inalterata sulla destra la soluzione più consueta, Vignali alle spalle di Iovine.

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