«Como, viviamo per il gol
Ma senza avere ansia»

Banchini prepara la sfida con la Giana di sabato sera: «Se in queste partite la vittoria non è arrivata qualcosa ancora ci manca ma tutto è migliorabile»

Ogni partita ha la sua ricetta. Quella di questa sera per il Como ha bisogno di un ingrediente particolare, il gol. I gol. Non sarà un ingrediente particolarmente originale, ma è tutto lì il salto in avanti di cui ha bisogno il Como. «Vivere per il gol, per tradurre in rete il nostro gioco, fare gol per forza, cercare di chiudere ogni azione con il gol». Concetto che in ordine sparso Marco Banchini ripete più volte nel presentare la partita con la Giana Erminio. Una di quelle gare in cui «c’è tutto da perdere», considerazione ovvia quando si gioca contro l’ultima in classifica.

Ma è altrettanto ovvio che ogni errore commesso contro una squadra che sicuramente vale di più ma che fino a prova contraria è in fondo alla classifica e che ha perso cinque partite su sette senza vincere mai sarebbe un po’ meno perdonabile rispetto a subìre gol al novantaduesimo con il Monza.

«E’ importante non avere nessun tipo di ansia. E’ vero, se in queste tre partite la vittoria non è arrivata è segno che qualcosa ancora ci manca, ma è tutto migliorabile con il lavoro. Se qualche errore commesso nelle gare che abbiamo giocato sino a qui ci ha portato a prendere gol, sono sempre stati errori precisi, individuali, anche la gestione di qualche situazione poteva essere migliore. Ma anche non perdere queste tre partite è stato importante. A Pistoia si poteva mettere male e abbiamo avuto una buona reazione, a Olbia è arrivato il gol del centrocampista, che aspettavamo, e siamo migliorati anche nelle situazioni da fermo, sui corner, impegnando il loro portiere in interventi importanti. Mi preoccuperei se non riuscissimo a tenere gli avversari lontani fuori dalla nostra metà campo, questo invece non succede».

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