Corti dopo la caduta
«Non mi ricordo niente»

«Non mi ricordavo più nulla. Sono stato in quelle condizioni di amnesia sino alle sei-sette di sera»

Avrebbe voluto correre già la domenica, 24 ore dopo l’incidente. La brutta botta rimediata a Portimao, nelle qualifiche del Gp di Portogallo Superbike. Ma i medici lo hanno stoppato.

Senza memoria

E lo fermeranno di sicuro anche per la gara di domenica negli Usa, in programma a Laguna Seca. Un trauma cranico importante come quello subìto consiglia prudenza.

E comunque, l’adrenalina e l’irriducibilità da pilota che lo avevano spinto a cercare di correre lo stesso, al passare delle ore si capisce che non rifletteva la realtà. «Mi sento a pezzi...», dice ora con un filo di voce Claudio, rientrato dal Portogallo.

La caduta era avvenuta durante le prove, la ruota posteriore aveva perso aderenza sobbalzando, e la moto era praticamente scomparsa da sotto il sedere del pilota comasco, che era piombato a terra sbattendo violentemente la testa, precisamente la parte posteriore, sull’asfalto. I soccorsi lo avevano trovato esanime a terra. Ma poi lui si era mosso, e la tac aveva escluso fratture o danni cerebrali. Ma la botta è stata forte.

«Non mi ricordavo più nulla. Credo di essere stato in quelle condizioni di amnesia sino alle sei-sette di sera. Poi ho ricominciato avere coscienza, ma ancora adesso non mi ricordo nulla dell’incidente. L’ultimo ricordo che ho, è quando sono uscito dai box. Poi stop. Non so nemmeno dire cosa abbia causato la caduta. So solo che ho un grosso mal di testa e che non mi sento certo al 100%».

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