Corti, premio per la Superstock
«Nel 2017 forse la Superbike»

Corti è passato da un salone all’altro: da Orlando, dove ha ricevuto il premio, a quello di Milano, l’Eicma, in corso in questi giorni.

Così, in abito scuro è difficile riconoscerlo. «Sì, ma faccio la mia porca figura, vero?», scherza lui. Sono le immagini della premiazione ufficiale del Campionato Americano Superstock, che Claudio Corti ha chiuso al terzo posto. L’occasione per dieci giorni di vacanza negli Usa con la fidanzata Lisa, due parole con il team per capire come impostare la prossima stagione, e poi il rientro in Italia. Roba di un paio di settimane fa, ma tornato di attualità perché Corti è passato da un salone all’altro: da Orlando, dove ha ricevuto il premio, a quello di Milano, l’Eicma, in corso in questi giorni. Anche in questo caso, oltre alle visite agli stand degli sponsor tecnici che supportano la sua carriera (Nolan e Sidi), qualche contatto per capire come affrontare la nuova stagione. «È tutto in stand by - dice Claudio -. L’idea, ovviamente, è quella di affrontare di nuovo il campionato americano. Anzi, se devo essere sincero, la mia volontà sarebbe quella di stabilirmi in quel campionato il più a lungo possibile». Che possibilità ci sono sul tavolo? «La collaborazione con il team HSBK è positiva e, pur senza nulla di scritto, credo che andremo avanti insieme. Sarei contento. Piuttosto il dubbio è quello su quale campionato affrontare». Già: Superstock o Superbike? «La cosa più naturale sarebbe rifare la Superstock per cercare di vincerla, ma siamo tutti sportivi competitivi e l’idea di passare in Superbike e giocarci l’assoluto frulla a tutti nella testa. Ma solo con le cose fatte per bene»

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