Corti, presentazione Mv
«Che bella avventura»

«Sono molto fiducioso sul fatto che già i nuovi pezzi faranno fare un salto in avanti nelle prestazioni»

Il fantastico peso della storia. La presentazione del programma Superbike (e Supersport) della Mv Agusta, al ritorno nel mondiale dopo 38 anni dai tempi di Agostini, ieri trasudava di storia e mito. Sul palco, la Mv attuale, la F3 Supersport che ha vinto la prima gara in Australia, e quella leggendaria di Agostini.

Il presidente Giovanni Castiglioni, discendente della famiglia che creò la Cagiva, ha spiegato chiaro e netto: «Abbiamo voluto fare le cose in grande, essere presenti nelle due categorie delle derivate di serie. In Supersport per essere subito davanti, in Superbike per fare tirocinio e collaudi in vista di un 2015 da protagonisti. Nonostante nel futuro in pista ci saranno solo moto Open, abbiamo scelto, in Superbike, si correre in configurazione Factory e non Open perché la prima consente di fare sviluppo. E noi vogliamo sviluppare e migliorare in fretta».

Lì vicino Corti : «L’emozione? Nei primi due giri l’ho sentita, vedendo che interesse c’era attorno al mio debutto. Ma poi l’ho dimenticata, anche perché devi pensare ad altro. La moto di Agostini? Non ero ancora nato, ma certo so di cosa si sta parlando».

Poi si parla di gare e di obiettivi. «La prima gara, in Australia, è stato un test. Eravamo quasi in configurazione Stock, e siamo già andati bene visto che siamo andati a punti. L’obiettivo primario è di arrivare davanti alle moto Open. Ma io sono molto fiducioso sul fatto che già i nuovi pezzi faranno fare un salto in avanti nelle prestazioni. La prima volta già alla seconda gara, ad Aragon. E una seconda da metà campionato in avanti».

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